L'iter argomentativo seguito dalla Corte costituzionale nella sent. n. 508 del 1995 presenta spunti di interesse per un duplice ordine di motivi tra loro connessi. In primo luogo, infatti, la Corte riconosce in maniera esplicita che anche l'adozione di una precedente sentenza di accoglimento può dar luogo all'insorgere di un vizio di incostituzionalità sopravvenuta nella disciplina sottoposta al suo sindacato. In secondo luogo, con la sentenza in oggetto, la Consulta dimostra a chiare lettere come la scelta di diversi termini di raffronto all'interno di un giudizio sulla ragionevolezza della norma impugnata possa determinare non soltanto, com’era già noto, l'esito finale del suo giudizio, ma anche, più specificamente, la scansione temporale del vizio censurato. Da cui l'esigenza che la Corte dia vita, in casi del genere, ad un particolare sforzo di natura argomentativa nel motivare la scelta del tertium comparationis.
Scelta del tertium comparationis ed individuazione del momento dell'insorgere del vizio di incostituzionalità in un giudizio sulla ragionevolezza della norma impugnata / Pinardi, Roberto. - In: GIURISPRUDENZA COSTITUZIONALE. - ISSN 0436-0222. - STAMPA. - 6:(1995), pp. 4302-4306.
Scelta del tertium comparationis ed individuazione del momento dell'insorgere del vizio di incostituzionalità in un giudizio sulla ragionevolezza della norma impugnata
PINARDI, Roberto
1995
Abstract
L'iter argomentativo seguito dalla Corte costituzionale nella sent. n. 508 del 1995 presenta spunti di interesse per un duplice ordine di motivi tra loro connessi. In primo luogo, infatti, la Corte riconosce in maniera esplicita che anche l'adozione di una precedente sentenza di accoglimento può dar luogo all'insorgere di un vizio di incostituzionalità sopravvenuta nella disciplina sottoposta al suo sindacato. In secondo luogo, con la sentenza in oggetto, la Consulta dimostra a chiare lettere come la scelta di diversi termini di raffronto all'interno di un giudizio sulla ragionevolezza della norma impugnata possa determinare non soltanto, com’era già noto, l'esito finale del suo giudizio, ma anche, più specificamente, la scansione temporale del vizio censurato. Da cui l'esigenza che la Corte dia vita, in casi del genere, ad un particolare sforzo di natura argomentativa nel motivare la scelta del tertium comparationis.Pubblicazioni consigliate
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