Il contributo si propone di analizzare esaustivamente le menzogne e le strategie di finzione letteraria nel corpus delle novelle di Guido Gozzano. Attraverso una ricognizione strutturale e topologica di 36 novelle, la maggior parte delle quali raccolte nell’edizione curata nel 1983 da Giuliana Nuvoli con l’aggiunta di altre presenti invece nella recente silloge a cura di Flaminio Di Biagi, si offre una panoramica che, dati alla mano, descrive una scrittura letteraria fondata in larga parte sull’uso del dispositivo retorico della menzogna. Lungi dalla sua riduzione a mero epifenomeno, essa si rivela centrale per la poetica di Gozzano come struttura formale in grado di veicolare significati e topoi ricorrenti: ad esempio la falsificazione del proprio vissuto, un procedimento abituale per Guido nell’intrattenere i suoi rapporti epistolari; o il topos del trucco, del maquillage, dell’alterazione dei tratti fisiognomici, già presente nelle liriche (da I colloqui a Cocotte) e che si dimostra ritornare con significativa insistenza negli ultimissimi anni della biografia del poeta, segnata dalla tisi.
Menzogna e finzione nei racconti di Guido Gozzano / Capriotti, M. - (2019), pp. 199-209.
Menzogna e finzione nei racconti di Guido Gozzano
Capriotti M
2019
Abstract
Il contributo si propone di analizzare esaustivamente le menzogne e le strategie di finzione letteraria nel corpus delle novelle di Guido Gozzano. Attraverso una ricognizione strutturale e topologica di 36 novelle, la maggior parte delle quali raccolte nell’edizione curata nel 1983 da Giuliana Nuvoli con l’aggiunta di altre presenti invece nella recente silloge a cura di Flaminio Di Biagi, si offre una panoramica che, dati alla mano, descrive una scrittura letteraria fondata in larga parte sull’uso del dispositivo retorico della menzogna. Lungi dalla sua riduzione a mero epifenomeno, essa si rivela centrale per la poetica di Gozzano come struttura formale in grado di veicolare significati e topoi ricorrenti: ad esempio la falsificazione del proprio vissuto, un procedimento abituale per Guido nell’intrattenere i suoi rapporti epistolari; o il topos del trucco, del maquillage, dell’alterazione dei tratti fisiognomici, già presente nelle liriche (da I colloqui a Cocotte) e che si dimostra ritornare con significativa insistenza negli ultimissimi anni della biografia del poeta, segnata dalla tisi.File | Dimensione | Formato | |
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