In Landi v. Italy, the Court held that Italian authorities have failed, once again after Talpis, to protect a woman and her son from domestic violence. While the legal framework is adequate to afford protection against acts of violence, prosecutors remained completely passive, despite knowing that Ms. Landi faced a serious and immediate threat to her life.
Nel caso Landi c. Italia, il nostro Paese è stato nuovamente sanzionato, dopo il noto caso Talpis, per violazione degli obblighi positivi di protezione nei confronti di vittime di violenze domestiche. In parti- colare, la Corte, constatata l’adeguatezza del quadro normativo interno quanto a misure disponibili in astratto per proteggere la vittima del reato, ha censurato la totale inerzia della Procura, la quale, seppure informata a più riprese di un rischio grave e imminente per l’incolumità della persona, ha omesso di compiere atti investigativi e, soprattutto, di disporre misure cautelari o altre forme di protezione dell’offeso.
La Corte europea condanna ancora l'Italia per violazione degli obblighi positivi derivanti dall’art. 2 nei confronti di vittime di violenze domestiche / DEI-CAS, Eleonora Anna Alexandra. - In: ARCHIVIO PENALE. - ISSN 2384-9479. - 2(2022), pp. 1-19.
La Corte europea condanna ancora l'Italia per violazione degli obblighi positivi derivanti dall’art. 2 nei confronti di vittime di violenze domestiche
DEI-CAS, Eleonora Anna Alexandra
2022
Abstract
In Landi v. Italy, the Court held that Italian authorities have failed, once again after Talpis, to protect a woman and her son from domestic violence. While the legal framework is adequate to afford protection against acts of violence, prosecutors remained completely passive, despite knowing that Ms. Landi faced a serious and immediate threat to her life.File | Dimensione | Formato | |
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