La sent. n. 185 del 2021 si segnala all’attenzione del lettore, più che per il merito della decisione adottata dalla Corte costituzionale, per alcune riflessioni, di più ampio respiro, che si leggono nel punto 3 della motivazione in diritto. Qui, infatti, la Corte tratteggia un quadro articolato e sufficientemente preciso delle molteplici opzioni decisorie a sua disposizione ogniqualvolta si trovi a giudicare su una misura sanzionatoria in contrasto con la Costituzione. Quadro che procede, peraltro, da un’aperta negazione dell’esistenza dell’horror vacui, ossia del timore, da sempre nutrito dal giudice delle leggi, per le gravi conseguenze che potrebbero determinarsi a causa dei “vuoti” normativi provocati dall’adozione di una sentenza di mero accoglimento. L’Autore, peraltro, evidenzia, al riguardo, che, a seguito di una lettura un po’ più approfondita delle riflessioni sviluppate dalla Corte costituzionale, è possibile sostenere che quelle argomentazioni che, prima facie, sembravano rappresentare una sorta di epitaffio per un fenomeno che ha fortemente influenzato il modo di agire e di decidere della Consulta sin dai suoi esordi, rivestono, in realtà, un rilievo assai meno dirompente. Resta il fatto, tuttavia, che, con l’odierna pronuncia, la Corte ha affermato (in astratto) ed hai poi utilizzato (in concreto) la propria capacità di risolvere in prima persona questioni relative a misure sanzionatorie illegittime anche mediante il ricorso a sentenze di accoglimento tout court. Riappropriandosi, in tal modo – per lo meno in parte qua – del suo tradizionale ruolo di giurisdizione di annullamento.

L’horror vacui nel controllo di costituzionalità su misure di carattere sanzionatorio (note a margine di Corte costituzionale, sentenza n. 185 del 2021) / Pinardi, R.. - In: NOMOS. - ISSN 2279-7238. - 3(2021), pp. 1-10.

L’horror vacui nel controllo di costituzionalità su misure di carattere sanzionatorio (note a margine di Corte costituzionale, sentenza n. 185 del 2021)

R. Pinardi
2021

Abstract

La sent. n. 185 del 2021 si segnala all’attenzione del lettore, più che per il merito della decisione adottata dalla Corte costituzionale, per alcune riflessioni, di più ampio respiro, che si leggono nel punto 3 della motivazione in diritto. Qui, infatti, la Corte tratteggia un quadro articolato e sufficientemente preciso delle molteplici opzioni decisorie a sua disposizione ogniqualvolta si trovi a giudicare su una misura sanzionatoria in contrasto con la Costituzione. Quadro che procede, peraltro, da un’aperta negazione dell’esistenza dell’horror vacui, ossia del timore, da sempre nutrito dal giudice delle leggi, per le gravi conseguenze che potrebbero determinarsi a causa dei “vuoti” normativi provocati dall’adozione di una sentenza di mero accoglimento. L’Autore, peraltro, evidenzia, al riguardo, che, a seguito di una lettura un po’ più approfondita delle riflessioni sviluppate dalla Corte costituzionale, è possibile sostenere che quelle argomentazioni che, prima facie, sembravano rappresentare una sorta di epitaffio per un fenomeno che ha fortemente influenzato il modo di agire e di decidere della Consulta sin dai suoi esordi, rivestono, in realtà, un rilievo assai meno dirompente. Resta il fatto, tuttavia, che, con l’odierna pronuncia, la Corte ha affermato (in astratto) ed hai poi utilizzato (in concreto) la propria capacità di risolvere in prima persona questioni relative a misure sanzionatorie illegittime anche mediante il ricorso a sentenze di accoglimento tout court. Riappropriandosi, in tal modo – per lo meno in parte qua – del suo tradizionale ruolo di giurisdizione di annullamento.
2021
1
10
L’horror vacui nel controllo di costituzionalità su misure di carattere sanzionatorio (note a margine di Corte costituzionale, sentenza n. 185 del 2021) / Pinardi, R.. - In: NOMOS. - ISSN 2279-7238. - 3(2021), pp. 1-10.
Pinardi, R.
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