Halyomorpha halys (Stål, 1855 Heteroptera Pentatomidae), nota anche come cimice asiatica per la sua origine, è caratterizzata da una notevole polifagia e dalla frequentazione di numerose piante, sia coltivate che spontanee. Sin dal suo ritrovamento in Italia e precisamente nel Modenese nel 2012, sono stati svolti monitoraggi su diverse colture fra cui la vite per studiarne la distribuzione sul territorio, individuando nel settore frutticolo la realtà più colpita e sensibile, su cui si sono concentrate rapidamente le maggiori attenzioni. Un contesto altrettanto importante è però quello viticolo, dove, fin da subito, si sono temuti danni diretti alla produzione e riflessi negativi in fase di vinificazione. A seguito dell’importanza socio-economica e fitosanitaria che questo nuovo fitomizo ha da subito evidenziato nel settore agricolo Emiliano Romagnolo, al fine di individuare soluzioni applicative per il contenimento delle infestazioni di cimice asiatica e valutarne le possibili ripercussioni sulla qualità dei vini prodotti da uve in vigneti infestati dall’insetto, è stato attivato nel 2016 un Gruppo Operativo con un progetto dal titolo “HALYS”, finanziato dalla regione Emilia Romagna nell’ambito del PSR 2014-2020 (Op. 16.1.01 - GO PEI-Agri - FA 4B) di durata triennale. Il programma di controlli nei vigneti, partiti già nel 2014 in provincia di Modena, è stato esteso alla limitrofa Reggio Emilia con l’avvio del progetto HALYS, con lo scopo di rilevare il decorso delle infestazioni nell’arco di più stagioni. Le osservazioni sono cominciate a partire dal germogliamento della vite, con un approfondimento dei rilievi in pre-vendemmia, per quantificare eventuali danni. Grazie al progetto HALYS, ai monitoraggi di campo sono state affiancate indagini in cantina ed in laboratorio. Sono state svolte in particolare prove di micro-vinificazione ponendo a confronto in fase di piagiatura di uve di Lambrusco grasparossa e Lambrusco salamino integrazioni di dosi crescenti di individui di H. halys, al fine di verificare la presenza di alterazione del profilo chimico, fisico e sensoriale nel vino prodotto riconducibili all’insetto.

CIMICE ASIATICA, IN VIGNETO. vero o falso problema? / Tommasini, M. G.; Nannini, R.; Bortolotti, P. P.; Casoli, L.; Montevecchi, G.; Masino, F.; Antonelli, A.; Simoni, M.; Preti, M.. - In: VITE & VINO. - ISSN 2611-4240. - 2:(2018), pp. 60-67.

CIMICE ASIATICA, IN VIGNETO. vero o falso problema?

G. MONTEVECCHI
Membro del Collaboration Group
;
F. MASINO
Writing – Original Draft Preparation
;
A. ANTONELLI
Membro del Collaboration Group
;
2018

Abstract

Halyomorpha halys (Stål, 1855 Heteroptera Pentatomidae), nota anche come cimice asiatica per la sua origine, è caratterizzata da una notevole polifagia e dalla frequentazione di numerose piante, sia coltivate che spontanee. Sin dal suo ritrovamento in Italia e precisamente nel Modenese nel 2012, sono stati svolti monitoraggi su diverse colture fra cui la vite per studiarne la distribuzione sul territorio, individuando nel settore frutticolo la realtà più colpita e sensibile, su cui si sono concentrate rapidamente le maggiori attenzioni. Un contesto altrettanto importante è però quello viticolo, dove, fin da subito, si sono temuti danni diretti alla produzione e riflessi negativi in fase di vinificazione. A seguito dell’importanza socio-economica e fitosanitaria che questo nuovo fitomizo ha da subito evidenziato nel settore agricolo Emiliano Romagnolo, al fine di individuare soluzioni applicative per il contenimento delle infestazioni di cimice asiatica e valutarne le possibili ripercussioni sulla qualità dei vini prodotti da uve in vigneti infestati dall’insetto, è stato attivato nel 2016 un Gruppo Operativo con un progetto dal titolo “HALYS”, finanziato dalla regione Emilia Romagna nell’ambito del PSR 2014-2020 (Op. 16.1.01 - GO PEI-Agri - FA 4B) di durata triennale. Il programma di controlli nei vigneti, partiti già nel 2014 in provincia di Modena, è stato esteso alla limitrofa Reggio Emilia con l’avvio del progetto HALYS, con lo scopo di rilevare il decorso delle infestazioni nell’arco di più stagioni. Le osservazioni sono cominciate a partire dal germogliamento della vite, con un approfondimento dei rilievi in pre-vendemmia, per quantificare eventuali danni. Grazie al progetto HALYS, ai monitoraggi di campo sono state affiancate indagini in cantina ed in laboratorio. Sono state svolte in particolare prove di micro-vinificazione ponendo a confronto in fase di piagiatura di uve di Lambrusco grasparossa e Lambrusco salamino integrazioni di dosi crescenti di individui di H. halys, al fine di verificare la presenza di alterazione del profilo chimico, fisico e sensoriale nel vino prodotto riconducibili all’insetto.
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CIMICE ASIATICA, IN VIGNETO. vero o falso problema? / Tommasini, M. G.; Nannini, R.; Bortolotti, P. P.; Casoli, L.; Montevecchi, G.; Masino, F.; Antonelli, A.; Simoni, M.; Preti, M.. - In: VITE & VINO. - ISSN 2611-4240. - 2:(2018), pp. 60-67.
Tommasini, M. G.; Nannini, R.; Bortolotti, P. P.; Casoli, L.; Montevecchi, G.; Masino, F.; Antonelli, A.; Simoni, M.; Preti, M.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11380/1171393
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