Gli Enti Bilaterali sono strutture paritetiche istituite a livello interconfederale dai sindacati dei lavoratori e dalle associazioni dei datori di lavoro con il compito, tra gli altri, di svolgere attività di rilevazione e analisi dei fabbisogni formativi allo scopo di fornire una valida e aggiornata base informativa che possa favorire il dialogo e il raccordo operativo tra sistema produttivo e sistema formativo e tra i vari enti che operano all’interno di quest’ultimo. Ottemperando a uno dei suoi compiti istituzionali, l’Ente Bilaterale Nazionale Artigianato ha promosso, con il contributo del Ministero del Lavoro, un’indagine nazionale sui fabbisogni formativi nell’artigianato, i cui contenuti e risultati sono presentati in una pubblicazione composta di 23 volumi. Il primo volume illustra le finalità operative e il disegno complessivo della ricerca (schemi concettuali e scelte metodologiche adottate). La finalità della ricerca è di contribuire ad una programmazione della formazione che sia svolta in ottica anticipatoria e perciò diretta ad aumentare l’occupabilità delle persone in tutte le fasi della loro vita e quindi a proporre percorsi di formazione continua. Al centro dell’indagine sono la rilevazione, valutazione e descrizione delle competenze e dei saperi professionali di imprenditori e lavoratori nell’artigianato con il fine di fornire elementi utili per arrivare alla definizione di norme dirette al riconoscimento e alla certificazione delle competenze realmente acquisite sul lavoro, questi ultimi considerati quali condizioni imprescindibili per regolare il funzionamento della formazione continua. La competenza professionale è intesa come concetto multidimensionale: individuale, sociale e contestuale. I volumi dal secondo al ventunesimo sono dedicati all’analisi della struttura socio-economica del comparto dell’artigianato (struttura occupazionale, profilo professionale dell’imprenditore, evoluzione del mercato). Il volume ventidue presenta l’analisi delle modalità specifiche con cui il lavoro e la produzione sono organizzati nelle aziende artigiane; il volume ventitré, infine, è dedicato all’analisi delle competenze e dei percorsi di professionalizzazione di imprenditori e lavoratori artigiani. Nel complesso, i risultati dell’indagine evidenziano che la competenza posseduta dipende dalla qualità del contesto lavorativo e dalla possibilità di socializzare le proprie conoscenze; prefigurano inoltre la necessità di un più forte legame tra istruzione formale e processi di formazione e apprendimento “sul campo”.
Recensione di “Ente Bilaterale Nazionale Artigianato (a cura di), Indagine Nazionale sui Fabbisogni Formativi nell’Artigianato, Roma: EBNA, 2000” / Curzi, Ylenia. - In: PICCOLA IMPRESA. - ISSN 0394-7947. - STAMPA. - 1 (gennaio-aprile):(2002), pp. 133-136.
Recensione di “Ente Bilaterale Nazionale Artigianato (a cura di), Indagine Nazionale sui Fabbisogni Formativi nell’Artigianato, Roma: EBNA, 2000”
CURZI, Ylenia
2002
Abstract
Gli Enti Bilaterali sono strutture paritetiche istituite a livello interconfederale dai sindacati dei lavoratori e dalle associazioni dei datori di lavoro con il compito, tra gli altri, di svolgere attività di rilevazione e analisi dei fabbisogni formativi allo scopo di fornire una valida e aggiornata base informativa che possa favorire il dialogo e il raccordo operativo tra sistema produttivo e sistema formativo e tra i vari enti che operano all’interno di quest’ultimo. Ottemperando a uno dei suoi compiti istituzionali, l’Ente Bilaterale Nazionale Artigianato ha promosso, con il contributo del Ministero del Lavoro, un’indagine nazionale sui fabbisogni formativi nell’artigianato, i cui contenuti e risultati sono presentati in una pubblicazione composta di 23 volumi. Il primo volume illustra le finalità operative e il disegno complessivo della ricerca (schemi concettuali e scelte metodologiche adottate). La finalità della ricerca è di contribuire ad una programmazione della formazione che sia svolta in ottica anticipatoria e perciò diretta ad aumentare l’occupabilità delle persone in tutte le fasi della loro vita e quindi a proporre percorsi di formazione continua. Al centro dell’indagine sono la rilevazione, valutazione e descrizione delle competenze e dei saperi professionali di imprenditori e lavoratori nell’artigianato con il fine di fornire elementi utili per arrivare alla definizione di norme dirette al riconoscimento e alla certificazione delle competenze realmente acquisite sul lavoro, questi ultimi considerati quali condizioni imprescindibili per regolare il funzionamento della formazione continua. La competenza professionale è intesa come concetto multidimensionale: individuale, sociale e contestuale. I volumi dal secondo al ventunesimo sono dedicati all’analisi della struttura socio-economica del comparto dell’artigianato (struttura occupazionale, profilo professionale dell’imprenditore, evoluzione del mercato). Il volume ventidue presenta l’analisi delle modalità specifiche con cui il lavoro e la produzione sono organizzati nelle aziende artigiane; il volume ventitré, infine, è dedicato all’analisi delle competenze e dei percorsi di professionalizzazione di imprenditori e lavoratori artigiani. Nel complesso, i risultati dell’indagine evidenziano che la competenza posseduta dipende dalla qualità del contesto lavorativo e dalla possibilità di socializzare le proprie conoscenze; prefigurano inoltre la necessità di un più forte legame tra istruzione formale e processi di formazione e apprendimento “sul campo”.Pubblicazioni consigliate
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