Generalmente, quando si parla dei nessi tra filosofia e fisiologia, o tra estetica e biologia, si fa riferimento all’area culturale tedesca e, in particolare, ad alcuni momenti della riflessione attivata in epoca illuministica o romantica. Meno noti sono gli influssi e gli intrecci teorici che legano questi ambiti disciplinari nell’area culturale francese; in quest’ultimo caso, si evocano tutt’al più alcune figure, ponendole tra l’altro in stretta relazione di dipendenza con le soluzioni elaborate in area tedesca.Il presente scritto muove invece dalla convinzione che esista al riguardo un’autonoma tradizione francese, sviluppatasi a sua volta tra Sette e Ottocento, ma dotata di referenti e caratteri peculiari. Non si tratta, evidentemente, di negare la penetrazione in Francia di idee e autori tedeschi, quanto piuttosto di ricostruire diversi rapporti di filiazione tra certe linee di pensiero, restituendo attenzione critica a fasi complesse e prospettive originali. Il percorso che viene delineato si articola dunque su due livelli. Sul piano storiografico, si cerca di mettere in luce la presenza di un filo rosso che salda il vitalismo della Scuola di Montpellier, la filosofia biologica di Comte e la filosofia spiritualista di Ravaisson ; sul piano teorico, vengono indagati tali rapporti dal punto di vista dei modelli via via elaborati, cercando di chiarire il senso che assume la connessione - ad esempio - tra opera d’arte e organismo vivente, tra gusto e sensibilità organica, insomma tra sapere estetico e sapere biologico.

L'estetico e il biologico: intrecci sul crinale di due saperi / Contini, Annamaria. - In: AESTHETICA. PRE-PRINT. - ISSN 0393-8522. - STAMPA. - Supplementa, n. 9:(2001), pp. 101-117.

L'estetico e il biologico: intrecci sul crinale di due saperi

CONTINI, Annamaria
2001

Abstract

Generalmente, quando si parla dei nessi tra filosofia e fisiologia, o tra estetica e biologia, si fa riferimento all’area culturale tedesca e, in particolare, ad alcuni momenti della riflessione attivata in epoca illuministica o romantica. Meno noti sono gli influssi e gli intrecci teorici che legano questi ambiti disciplinari nell’area culturale francese; in quest’ultimo caso, si evocano tutt’al più alcune figure, ponendole tra l’altro in stretta relazione di dipendenza con le soluzioni elaborate in area tedesca.Il presente scritto muove invece dalla convinzione che esista al riguardo un’autonoma tradizione francese, sviluppatasi a sua volta tra Sette e Ottocento, ma dotata di referenti e caratteri peculiari. Non si tratta, evidentemente, di negare la penetrazione in Francia di idee e autori tedeschi, quanto piuttosto di ricostruire diversi rapporti di filiazione tra certe linee di pensiero, restituendo attenzione critica a fasi complesse e prospettive originali. Il percorso che viene delineato si articola dunque su due livelli. Sul piano storiografico, si cerca di mettere in luce la presenza di un filo rosso che salda il vitalismo della Scuola di Montpellier, la filosofia biologica di Comte e la filosofia spiritualista di Ravaisson ; sul piano teorico, vengono indagati tali rapporti dal punto di vista dei modelli via via elaborati, cercando di chiarire il senso che assume la connessione - ad esempio - tra opera d’arte e organismo vivente, tra gusto e sensibilità organica, insomma tra sapere estetico e sapere biologico.
2001
Supplementa, n. 9
101
117
L'estetico e il biologico: intrecci sul crinale di due saperi / Contini, Annamaria. - In: AESTHETICA. PRE-PRINT. - ISSN 0393-8522. - STAMPA. - Supplementa, n. 9:(2001), pp. 101-117.
Contini, Annamaria
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