Il saggio analizza il ruolo cruciale giocato dal problema del tradurre nella riflessione estetica di Emilio Mattioli, mostrando come esso permetta di riarticolare i nodi teorici della nuova fenomenologia critica di Luciano Anceschi: dalla nozione di poetica al nesso autonomia-eteronomia, dalla questione dei generi letterari al rapporto fra teoria e storiografia. Risalendo fino ai primi scritti pubblicati da Mattioli, ed esaminando il confronto poi attivato con Meschonnic, Apel e Berman, il saggio evidenzia infatti che il problema della traduzione letteraria enuclea in sé alcune fondamentali esigenze: inserire il testo in una ricca trama di relazioni, risignificando continuamente la teoria a contatto con la vivente e vissuta realtà; dialogare con il testo senza annullare mai la sua distanza, cioè rispettandone sempre l’irriducibile alterità; ripensare le funzioni tanto del linguaggio quanto delle discipline che lo studiano. Nonostante l’importante contributo offerto da Mattioli all’odierna traduttologia, il problema del tradurre non appare dunque fine a se stesso, ma diventa il luogo dove interrogarsi nuovamente sui processi del linguaggio, la specificità della letteratura e gli orizzonti di senso aperti dalla riflessione estetica.
Parole in movimento e ascolto dell'altro. Il problema del tradurre nella riflessione estetica di Emilio Mattioli / Contini, Annamaria. - STAMPA. - 3:(2012), pp. 183-202.
Parole in movimento e ascolto dell'altro. Il problema del tradurre nella riflessione estetica di Emilio Mattioli
CONTINI, Annamaria
2012
Abstract
Il saggio analizza il ruolo cruciale giocato dal problema del tradurre nella riflessione estetica di Emilio Mattioli, mostrando come esso permetta di riarticolare i nodi teorici della nuova fenomenologia critica di Luciano Anceschi: dalla nozione di poetica al nesso autonomia-eteronomia, dalla questione dei generi letterari al rapporto fra teoria e storiografia. Risalendo fino ai primi scritti pubblicati da Mattioli, ed esaminando il confronto poi attivato con Meschonnic, Apel e Berman, il saggio evidenzia infatti che il problema della traduzione letteraria enuclea in sé alcune fondamentali esigenze: inserire il testo in una ricca trama di relazioni, risignificando continuamente la teoria a contatto con la vivente e vissuta realtà; dialogare con il testo senza annullare mai la sua distanza, cioè rispettandone sempre l’irriducibile alterità; ripensare le funzioni tanto del linguaggio quanto delle discipline che lo studiano. Nonostante l’importante contributo offerto da Mattioli all’odierna traduttologia, il problema del tradurre non appare dunque fine a se stesso, ma diventa il luogo dove interrogarsi nuovamente sui processi del linguaggio, la specificità della letteratura e gli orizzonti di senso aperti dalla riflessione estetica.File | Dimensione | Formato | |
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