Scopo dello studio è quello di valutare conoscenze, atteggiamenti e pratica sul campo inerenti l’igiene delle mani fra gli studenti di medicina e gli allievi infermieri che svolgono attività di tirocinio presso l’ospedale universitario di Modena. I dati raccolti sono stati associati al livello di contaminazione batterica delle loro mani misurata all’entrata e all’uscita dal reparto. A tal scopo sono stati valutati: carica batterica totale a 37°C, Staphylococcus aureus, Pseudomonas aeruginosa ed enterobatteri. A fine attività, gli studenti coinvolti nello studio hanno compilato un questionario su dati personali, attività, opinioni e compliance al lavaggio delle mani. È stata rilevata una carica batterica totale più elevata all’ingresso rispetto all’uscita dal reparto, sia tra gli studenti di medicina che tra gli allievi infermieri, ma in quest’ultimo gruppo si è osservata una riduzione più rilevante associata ad una maggiore frequenza nella pratica del lavaggio delle mani comeconseguenza di più numerose opportunità. La modalità preferita era l’utilizzo dell’alcool gel messo a disposizione in tutto l’ospedale, e questa modalità si è dimostrata più efficace dell’acqua e sapone nel ridurre la contaminazione delle mani, anche se la più bassa carica batterica totale si registrava tra coloro che avevano utilizzato entrambi i metodi, eventualmente associati all’uso dei guanti. Alcune pratiche come il contatto con il fonendoscopio e le cartelle cliniche erano associate ad un incremento della contaminazione perché queste azioni non erano seguite dal lavaggio delle mani. Non sono stati rilevati batteri patogeni ad eccezione di due campioni colonizzati da Staphylococcus aureus. Le conoscenze sull’igiene delle mani e la corretta applicazione da parte dei tirocinanti può considerarsi buona anche se occorrerebbe una maggiore attenzione verso talepratica all’ingresso nel reparto.
Pratiche di igiene delle mani in studenti di medicina e infermieristica: conoscenze, adesione ed impatto sulla contaminazione batterica / Bargellini, Annalisa; Marchesi, Isabella; Favale, Marcella; G., Ferranti; Ferri, Paola; Borella, Paola. - In: IGIENE E SANITÀ PUBBLICA. - ISSN 0019-1639. - STAMPA. - 3:(2011), pp. 521-521. (Intervento presentato al convegno XII Conferenza Nazionale di Sanità Pubblica "La Sanità Pubblica tra Globalizzazione, nuove esigenze di Salute e Sostenibilità Economica: la sfida dell’integrazione". tenutosi a Roma nel 12-15 ottobre 2011).
Pratiche di igiene delle mani in studenti di medicina e infermieristica: conoscenze, adesione ed impatto sulla contaminazione batterica
BARGELLINI, Annalisa;MARCHESI, Isabella;FAVALE, Marcella;FERRI, Paola;BORELLA, Paola
2011
Abstract
Scopo dello studio è quello di valutare conoscenze, atteggiamenti e pratica sul campo inerenti l’igiene delle mani fra gli studenti di medicina e gli allievi infermieri che svolgono attività di tirocinio presso l’ospedale universitario di Modena. I dati raccolti sono stati associati al livello di contaminazione batterica delle loro mani misurata all’entrata e all’uscita dal reparto. A tal scopo sono stati valutati: carica batterica totale a 37°C, Staphylococcus aureus, Pseudomonas aeruginosa ed enterobatteri. A fine attività, gli studenti coinvolti nello studio hanno compilato un questionario su dati personali, attività, opinioni e compliance al lavaggio delle mani. È stata rilevata una carica batterica totale più elevata all’ingresso rispetto all’uscita dal reparto, sia tra gli studenti di medicina che tra gli allievi infermieri, ma in quest’ultimo gruppo si è osservata una riduzione più rilevante associata ad una maggiore frequenza nella pratica del lavaggio delle mani comeconseguenza di più numerose opportunità. La modalità preferita era l’utilizzo dell’alcool gel messo a disposizione in tutto l’ospedale, e questa modalità si è dimostrata più efficace dell’acqua e sapone nel ridurre la contaminazione delle mani, anche se la più bassa carica batterica totale si registrava tra coloro che avevano utilizzato entrambi i metodi, eventualmente associati all’uso dei guanti. Alcune pratiche come il contatto con il fonendoscopio e le cartelle cliniche erano associate ad un incremento della contaminazione perché queste azioni non erano seguite dal lavaggio delle mani. Non sono stati rilevati batteri patogeni ad eccezione di due campioni colonizzati da Staphylococcus aureus. Le conoscenze sull’igiene delle mani e la corretta applicazione da parte dei tirocinanti può considerarsi buona anche se occorrerebbe una maggiore attenzione verso talepratica all’ingresso nel reparto.Pubblicazioni consigliate
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