Il progetto “Piccoli scienziati in laboratorio, storie, esperimenti e modelli per la formazione scientifica nella scuola primaria” è nato nel 2008 e in seguito ha avuto il cofinanziamento del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca all’interno dei bando per la diffusione della cultura scientifica 2009 e del Dipartimento di Fisica dell’Università di Modena e Reggio Emilia con responsabile il prof. Federico Corni. Nel tempo il progetto si è sviluppato, attualmente è alla sua seconda edizione e sono in fase di svolgimento le sperimentazioni nelle classi nell’attuale anno scolastico 2010/2011.Il punto di forza del progetto consiste nella collaborazione di soggetti con diverse competenze chiave che hanno contribuito e contribuiscono al suo sviluppo.Intorno ai ricercatori dell’Università di Modena e Reggio Emilia (Federico Corni, fisico, Enrico Giliberti, pedagogista, e Cristina Mariani, biologa) che inizialmente lo hanno fondato, infatti, nel tempo si sono raccolti e hanno contribuito attivamente insegnanti sperimentatori (troppo numerosi per essere citati, ciascuno col suo contributo particolare), studenti, tirocinanti e laureandi del Corso di Laurea in Scienze della Formazione Primaria, l’artista illustratore per l’infanzia Arcadio Lobato, Pietro Pinetti con lo studio di animazione Bozzetto & Co, e, più recentemente, ma non da ultimi per importanza, ricercatori della Facoltà di Scienze della Formazione, sia scienziati che umanisti (veditavole rotonde), e il prof. Hans Fuchs dell’Università di Zurigo a Winterthur.È da questa ampia collaborazione che l’intuizione e l’intenzione iniziali, cioè di considerare il bambino nella sua globalità tenendo conto dei fattori che lo costituiscono e che lo influenzano, si sono potute esplicitare e concretizzare con metodi, contenuti e strumenti. In questo senso le discipline scientifiche e quelle umanistiche trovano un punto di convergenza nel collaborare alla didattica delle scienze per la scuola primaria.
IL PROGETTO “PICCOLI SCIENZIATI”: METODO, CONTENUTI E STRUMENTI / Corni, Federico; Giliberti, Enrico; Mariani, Cristina. - STAMPA. - (2011), pp. 60-65. (Intervento presentato al convegno Innovazione nella didattica delle scienze nella scuola primaria: al crocevia fra discipline scientifiche e umanistiche tenutosi a Modena e Reggio Emilia nel 12-13 Novembre 2010).
IL PROGETTO “PICCOLI SCIENZIATI”: METODO, CONTENUTI E STRUMENTI
CORNI, Federico;GILIBERTI, Enrico;MARIANI, Cristina
2011
Abstract
Il progetto “Piccoli scienziati in laboratorio, storie, esperimenti e modelli per la formazione scientifica nella scuola primaria” è nato nel 2008 e in seguito ha avuto il cofinanziamento del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca all’interno dei bando per la diffusione della cultura scientifica 2009 e del Dipartimento di Fisica dell’Università di Modena e Reggio Emilia con responsabile il prof. Federico Corni. Nel tempo il progetto si è sviluppato, attualmente è alla sua seconda edizione e sono in fase di svolgimento le sperimentazioni nelle classi nell’attuale anno scolastico 2010/2011.Il punto di forza del progetto consiste nella collaborazione di soggetti con diverse competenze chiave che hanno contribuito e contribuiscono al suo sviluppo.Intorno ai ricercatori dell’Università di Modena e Reggio Emilia (Federico Corni, fisico, Enrico Giliberti, pedagogista, e Cristina Mariani, biologa) che inizialmente lo hanno fondato, infatti, nel tempo si sono raccolti e hanno contribuito attivamente insegnanti sperimentatori (troppo numerosi per essere citati, ciascuno col suo contributo particolare), studenti, tirocinanti e laureandi del Corso di Laurea in Scienze della Formazione Primaria, l’artista illustratore per l’infanzia Arcadio Lobato, Pietro Pinetti con lo studio di animazione Bozzetto & Co, e, più recentemente, ma non da ultimi per importanza, ricercatori della Facoltà di Scienze della Formazione, sia scienziati che umanisti (veditavole rotonde), e il prof. Hans Fuchs dell’Università di Zurigo a Winterthur.È da questa ampia collaborazione che l’intuizione e l’intenzione iniziali, cioè di considerare il bambino nella sua globalità tenendo conto dei fattori che lo costituiscono e che lo influenzano, si sono potute esplicitare e concretizzare con metodi, contenuti e strumenti. In questo senso le discipline scientifiche e quelle umanistiche trovano un punto di convergenza nel collaborare alla didattica delle scienze per la scuola primaria.Pubblicazioni consigliate
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