OBIETTIVI: Il comfort microclimatico riveste molta importanza in sala operatoria, dove vengono svolte attività che richiedono la massima efficienza psicofisica. L’indagine ha inteso verificare la conformità alle norme dei parametri e degli indici microclimatici, l’andamento della temperatura e dell’umidità relativa dell’aria durante le sedute operatorie e la relazione tra la valutazione oggettiva e soggettiva del comfort termico negli operatori di sala.MATERIALI: Sono state scelte, in accordo con le caposala, due sale per ciascun reparto operatorio dell’AOU Policlinico di Modena. I parametri/indici microclimatici sono stati rilevati/calcolati con il multiacquisitore microclimatico Babuc A e il software InfoGAP evoluto per ambienti moderati, durante intere sedute operatorie tipo invernali ed estive. I dati sono stati confrontati con quelli riportati nel DPR 14.01.97, in linee guida dell’ISPESL e nella norma UNI EN ISO 7730. Le sensazioni termiche degli operatori disala sono state rilevate somministrando loro un apposito questionario.RIASSUNTO: In inverno, per umidità relativa e velocità dell’aria sono stati spesso registrati valori medi inferiori ai livelli previsti. In estate, per temperatura, umidità e velocità dell’aria sono stati talvolta registrati valori medi superiori o inferiori ai livelli previsti. Quando l’impianto di climatizzazione era senza umidificazione, l’umidità dipendeva dalla temperatura e dall’umidità dell’aria esterna. I valori di temperatura e umidità hanno fatto registrare una discreta variabilità durante le sedute operatorie. In inverno,in condizioni di non conformità per umidità e velocità dell’aria, i valori medi dell’indice termico voto medio previsto (PMV) erano interni all’intervallo di accettabilità (±0.5). In estate, in condizioni di non conformità per temperatura, umidità e velocità dell’aria, i valori medi del PMV erano esterni all’intervallo di accettabilità nelle sale dove i valori di temperatura erano al di fuori del range previsto. Tra l’analisi oggettiva e soggettiva del comfort termico non è stata trovata una relazione soddisfacente. L’indagine ha infine evidenziato un problema di discomfort locale da correnti d’aria fastidiose che colpiscono testa/collo.CONCLUSIONI: Le caratteristiche microclimatiche della sala sono correlate direttamente all’efficienza dell’impianto di climatizzazione. Il funzionamento della sezione di umidificazione sull’unità di trattamento dell’aria è importante per l’umidità dell’aria in sala. La temperatura sembra essere il parametrofisico col maggior impatto sul PMV. La discordanza tra i dati oggettivi e soggettivi di sensazione termica solleva perplessità sull’utilizzo del PMV quale unico parametro oggettivo di comfort termico.
Microclima e comfort termico in sala operatoria / M. C., Rompianesi; P., Giacobazzi; G., Andreoli; Ferri, Paola; Rovesti, Sergio; C., Basili; E., Longhitano; M., Miselli; S., Cencetti. - In: IGIENE E SANITÀ PUBBLICA. - ISSN 0019-1639. - STAMPA. - supplemento al n° 3/2010:(2010), pp. 645-645. (Intervento presentato al convegno 44° Congresso Nazionale SItI tenutosi a Venezia nel 3-6 Ottobre 2010).
Microclima e comfort termico in sala operatoria
FERRI, Paola;ROVESTI, Sergio;
2010
Abstract
OBIETTIVI: Il comfort microclimatico riveste molta importanza in sala operatoria, dove vengono svolte attività che richiedono la massima efficienza psicofisica. L’indagine ha inteso verificare la conformità alle norme dei parametri e degli indici microclimatici, l’andamento della temperatura e dell’umidità relativa dell’aria durante le sedute operatorie e la relazione tra la valutazione oggettiva e soggettiva del comfort termico negli operatori di sala.MATERIALI: Sono state scelte, in accordo con le caposala, due sale per ciascun reparto operatorio dell’AOU Policlinico di Modena. I parametri/indici microclimatici sono stati rilevati/calcolati con il multiacquisitore microclimatico Babuc A e il software InfoGAP evoluto per ambienti moderati, durante intere sedute operatorie tipo invernali ed estive. I dati sono stati confrontati con quelli riportati nel DPR 14.01.97, in linee guida dell’ISPESL e nella norma UNI EN ISO 7730. Le sensazioni termiche degli operatori disala sono state rilevate somministrando loro un apposito questionario.RIASSUNTO: In inverno, per umidità relativa e velocità dell’aria sono stati spesso registrati valori medi inferiori ai livelli previsti. In estate, per temperatura, umidità e velocità dell’aria sono stati talvolta registrati valori medi superiori o inferiori ai livelli previsti. Quando l’impianto di climatizzazione era senza umidificazione, l’umidità dipendeva dalla temperatura e dall’umidità dell’aria esterna. I valori di temperatura e umidità hanno fatto registrare una discreta variabilità durante le sedute operatorie. In inverno,in condizioni di non conformità per umidità e velocità dell’aria, i valori medi dell’indice termico voto medio previsto (PMV) erano interni all’intervallo di accettabilità (±0.5). In estate, in condizioni di non conformità per temperatura, umidità e velocità dell’aria, i valori medi del PMV erano esterni all’intervallo di accettabilità nelle sale dove i valori di temperatura erano al di fuori del range previsto. Tra l’analisi oggettiva e soggettiva del comfort termico non è stata trovata una relazione soddisfacente. L’indagine ha infine evidenziato un problema di discomfort locale da correnti d’aria fastidiose che colpiscono testa/collo.CONCLUSIONI: Le caratteristiche microclimatiche della sala sono correlate direttamente all’efficienza dell’impianto di climatizzazione. Il funzionamento della sezione di umidificazione sull’unità di trattamento dell’aria è importante per l’umidità dell’aria in sala. La temperatura sembra essere il parametrofisico col maggior impatto sul PMV. La discordanza tra i dati oggettivi e soggettivi di sensazione termica solleva perplessità sull’utilizzo del PMV quale unico parametro oggettivo di comfort termico.Pubblicazioni consigliate
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