Scopo della ricerca è studiare la capacità di autovalutazione di studenti universitari in prove di ragionamento aritmetico, linguistico, formale. Ai soggetti era richiesto di stimare il numero di risposte corrette fornite e successivamente di comparare la loro performance con quella di soggetti loro pari. Abbiamo suddiviso i soggetti in 3 gruppi sulla base della prestazione: poor, middle, top performers. I risultati dimostrano che tutti i soggetti in tutte le prove esibiscono una buona capacità di rilevare il livello di prestazione reale. Analizzando invece le valutazioni comparative, trovano conferma i dati evidenziati in letteratura da Kruger e Dunning: i poor performers tendono a sopravvalutare significativamente la propria performance, i top al contrario a sottostimarla. Interpretiamo il fenomeno come la dimostrazione che la precisione delle autovalutazioni comparative dipenda da diverse variabili: fattori cognitivi, metacognitivi e aspetti legati alla rappresentazione di Sé. Concludendo, affermiamo che i processi cognitivi e metacognitivi operano “immersi” in rappresentazioni fortemente soggettive, che lasciano spazio a dinamiche legate alla salvaguardia dell’immagine di sé.

Sapere di non sapere. L'autovalutazione delle prestazioni cognitive / Battistelli, P.; Cadamuro, Alessia; Farneti, A.. - STAMPA. - (2006), pp. 19-32. (Intervento presentato al convegno Metacognizione: modelli a confronto tenutosi a Parma nel 24/02/2005).

Sapere di non sapere. L'autovalutazione delle prestazioni cognitive

CADAMURO, Alessia;
2006

Abstract

Scopo della ricerca è studiare la capacità di autovalutazione di studenti universitari in prove di ragionamento aritmetico, linguistico, formale. Ai soggetti era richiesto di stimare il numero di risposte corrette fornite e successivamente di comparare la loro performance con quella di soggetti loro pari. Abbiamo suddiviso i soggetti in 3 gruppi sulla base della prestazione: poor, middle, top performers. I risultati dimostrano che tutti i soggetti in tutte le prove esibiscono una buona capacità di rilevare il livello di prestazione reale. Analizzando invece le valutazioni comparative, trovano conferma i dati evidenziati in letteratura da Kruger e Dunning: i poor performers tendono a sopravvalutare significativamente la propria performance, i top al contrario a sottostimarla. Interpretiamo il fenomeno come la dimostrazione che la precisione delle autovalutazioni comparative dipenda da diverse variabili: fattori cognitivi, metacognitivi e aspetti legati alla rappresentazione di Sé. Concludendo, affermiamo che i processi cognitivi e metacognitivi operano “immersi” in rappresentazioni fortemente soggettive, che lasciano spazio a dinamiche legate alla salvaguardia dell’immagine di sé.
2006
Metacognizione: modelli a confronto
Parma
24/02/2005
19
32
Battistelli, P.; Cadamuro, Alessia; Farneti, A.
Sapere di non sapere. L'autovalutazione delle prestazioni cognitive / Battistelli, P.; Cadamuro, Alessia; Farneti, A.. - STAMPA. - (2006), pp. 19-32. (Intervento presentato al convegno Metacognizione: modelli a confronto tenutosi a Parma nel 24/02/2005).
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