L’insegnamento delle Scienze nella Scuola Primaria deve fornire agli alunni le basi per un approccio scientifico ai fenomeni e ancor prima di proporre temi di discipline separate è opportuno che favorisca la costituzione di un insieme di concetti elementari di fondo comuni e trasversali alle discipline stesse. In ciò gioca un ruolo fondamentale la formazione iniziale degli insegnanti che, anche in considerazione delle linee che si evincono dalle bozze della imminente riforma del Corso di Laurea in Scienze della Formazione Primaria, devono poter usufruire di validi supporti disciplinari, senza però dimenticare la profonda interconnessione delle discipline scientifiche nell’interpretazione dei fenomeni quotidiani e dei processi naturali compresi nel curricolo.Nell’anno accademico 2008-2009 è stato proposto nella Facoltà di Scienze della Formazione un Laboratorio di 16 ore sul tema dell’energia a cui hanno collaborato quattro docenti di diverse discipline scientifiche (Fisica, Chimica, Biologia e Scienze della Terra) e un docente di ambito pedagogico.Il tema dell’energia è stato scelto per il suo carattere di trasversalità alle discipline scientifiche e come contesto paradigmatico in cui costruire un linguaggio e un approccio comune. Il modello energetico adottato si ispira a quello del Karlsruhe Physics Course [1] in cui l’energia è definita a partire dalle sue proprietà di conservazione e introdotta come ente regolatore dei processi naturali. In questo senso viene superata l’idea di “trasformazione dell’energia” introducendo il concetto di “trasferimento di energia” fra portatori, e di esistenza di diverse “forme di energia” pensando piuttosto l’energia come entità sempre associata a un portatore.Il laboratorio è stato aperto con una introduzione sul modello dei portatori e dei trasferitori di energia e si è poi sviluppato con diverse attività di interpretazione da parte degli studenti di situazioni sperimentali riconducibili alle quattro discipline coinvolte. Le attività sperimentali e di interpretazione sono state svolte direttamente dagli studenti, guidati da alcune schede-guida progettare dai singoli docenti e omogenee per tutto il percorso. Prima e dopo l’intervento gli studenti hanno compilato, in modo anonimo, un test di ingresso e un test di uscita.In questo lavoro, dopo una breve introduzione sull’approccio all’energia scelto, verranno presentate in dettaglio la struttura dell’attività del laboratorio e le principali conclusioni che si possono trarre dall’analisi dei materiali prodotti dagli studenti.
Introduzione elementare all’energia: un laboratorio di scienze per insegnanti di scuola primaria / Altiero, Tiziana; Bortolotti, Carlo Augusto; Corni, Federico; Giliberti, Enrico; R., Greco; Marchetti, Mauro; Mariani, Cristina. - STAMPA. - (2010), pp. 157-170. (Intervento presentato al convegno New Trends in Science and Technology Education tenutosi a Modena, Italy nel 21-23 April 2009).
Introduzione elementare all’energia: un laboratorio di scienze per insegnanti di scuola primaria
ALTIERO, Tiziana;BORTOLOTTI, Carlo Augusto;CORNI, Federico;GILIBERTI, Enrico;MARCHETTI, Mauro;MARIANI, Cristina
2010
Abstract
L’insegnamento delle Scienze nella Scuola Primaria deve fornire agli alunni le basi per un approccio scientifico ai fenomeni e ancor prima di proporre temi di discipline separate è opportuno che favorisca la costituzione di un insieme di concetti elementari di fondo comuni e trasversali alle discipline stesse. In ciò gioca un ruolo fondamentale la formazione iniziale degli insegnanti che, anche in considerazione delle linee che si evincono dalle bozze della imminente riforma del Corso di Laurea in Scienze della Formazione Primaria, devono poter usufruire di validi supporti disciplinari, senza però dimenticare la profonda interconnessione delle discipline scientifiche nell’interpretazione dei fenomeni quotidiani e dei processi naturali compresi nel curricolo.Nell’anno accademico 2008-2009 è stato proposto nella Facoltà di Scienze della Formazione un Laboratorio di 16 ore sul tema dell’energia a cui hanno collaborato quattro docenti di diverse discipline scientifiche (Fisica, Chimica, Biologia e Scienze della Terra) e un docente di ambito pedagogico.Il tema dell’energia è stato scelto per il suo carattere di trasversalità alle discipline scientifiche e come contesto paradigmatico in cui costruire un linguaggio e un approccio comune. Il modello energetico adottato si ispira a quello del Karlsruhe Physics Course [1] in cui l’energia è definita a partire dalle sue proprietà di conservazione e introdotta come ente regolatore dei processi naturali. In questo senso viene superata l’idea di “trasformazione dell’energia” introducendo il concetto di “trasferimento di energia” fra portatori, e di esistenza di diverse “forme di energia” pensando piuttosto l’energia come entità sempre associata a un portatore.Il laboratorio è stato aperto con una introduzione sul modello dei portatori e dei trasferitori di energia e si è poi sviluppato con diverse attività di interpretazione da parte degli studenti di situazioni sperimentali riconducibili alle quattro discipline coinvolte. Le attività sperimentali e di interpretazione sono state svolte direttamente dagli studenti, guidati da alcune schede-guida progettare dai singoli docenti e omogenee per tutto il percorso. Prima e dopo l’intervento gli studenti hanno compilato, in modo anonimo, un test di ingresso e un test di uscita.In questo lavoro, dopo una breve introduzione sull’approccio all’energia scelto, verranno presentate in dettaglio la struttura dell’attività del laboratorio e le principali conclusioni che si possono trarre dall’analisi dei materiali prodotti dagli studenti.File | Dimensione | Formato | |
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