Introduzione. Il contenimento di un paziente agitato o aggressivo, in un reparto psichiatrico, si espleta attraverso modalità d’intervento mirate a ridurre l’aggressività con la finalità terapeutica di risolvere la condizione che l’ha determinata. Il contenimento fisico è uno strumento estremo che si applica qualora il contenimento relazionale e farmacologico siano risultati inefficaci o siano controindicati ed è finalizzato alla sicurezza del paziente e dell’équipe. L’obiettivo del seguente lavoro è quello di analizzare l’uso del contenimento fisico all’interno di un reparto psichiatrico e, indirettamente, di indagare le condotte aggressive dei pazienti psichiatrici ricoverati e l’appropriatezza della modalità di risposta degli operatori. Ha inoltre lo scopo di invitare alla riflessione sulla necessità e utilità di applicare il contenimento fisico, nella speranza che approfondire questo tema contribuisca a ridurne l’applicazione.Metodi. E’ stata condotta un’analisi descrittiva relativa alle contenzioni effettuate tra l’1-10-2004 e il 30-9-2005, all’interno del Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura 1 (SPDC1) dell’Azienda USL di Modena. Sono stati analizzati i dati epidemiologici, clinici e assistenziali desunti dalle cartelle cliniche, infermieristiche e dalle apposite schede di rilevamento in uso in reparto. Risultati. Abbiamo riscontrato che, nell’arco di tempo considerato, sono stati contenuti 32 pazienti (7,8% del totale dei ricoverati), prevalentemente di sesso maschile e con una diagnosi di schizofrenia. Le contenzioni sono state effettuate con una maggiore frequenza per “agitazione psicomotoria”, soprattutto durante i primi 7 giorni di ricovero. Quando in reparto sono presenti più operatori, come nel turno del mattino, le contenzioni sono state meno frequenti.Conclusioni. Il contenimento fisico, all’interno del reparto di SPDC1, ha una frequenza sovrapponibile a quella di altri reparti italiani ed esteri, e si connota soprattutto come modalità d’intervento d’urgenza. I nostri dati suggeriscono infine che un’équipe al completo o più numerosa può fungere già di per sé da fattore di contenimento per un paziente aggressivo e, al contempo, può far sentire più sicuro l’operatore che è così in grado di fornire una risposta terapeutica e non di contro-aggressività.

La funzione di contenimento in un presidio psichiatrico di diagnosi e cura / R., DI LORENZO; Ferri, Paola; L. O., Salerno. - In: BOLLETTINO DELLA SOCIETÀ MEDICO-CHIRURGICA DI MODENA. - ISSN 0366-3434. - STAMPA. - 4-6:(2006), pp. 63-72.

La funzione di contenimento in un presidio psichiatrico di diagnosi e cura.

FERRI, Paola;
2006

Abstract

Introduzione. Il contenimento di un paziente agitato o aggressivo, in un reparto psichiatrico, si espleta attraverso modalità d’intervento mirate a ridurre l’aggressività con la finalità terapeutica di risolvere la condizione che l’ha determinata. Il contenimento fisico è uno strumento estremo che si applica qualora il contenimento relazionale e farmacologico siano risultati inefficaci o siano controindicati ed è finalizzato alla sicurezza del paziente e dell’équipe. L’obiettivo del seguente lavoro è quello di analizzare l’uso del contenimento fisico all’interno di un reparto psichiatrico e, indirettamente, di indagare le condotte aggressive dei pazienti psichiatrici ricoverati e l’appropriatezza della modalità di risposta degli operatori. Ha inoltre lo scopo di invitare alla riflessione sulla necessità e utilità di applicare il contenimento fisico, nella speranza che approfondire questo tema contribuisca a ridurne l’applicazione.Metodi. E’ stata condotta un’analisi descrittiva relativa alle contenzioni effettuate tra l’1-10-2004 e il 30-9-2005, all’interno del Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura 1 (SPDC1) dell’Azienda USL di Modena. Sono stati analizzati i dati epidemiologici, clinici e assistenziali desunti dalle cartelle cliniche, infermieristiche e dalle apposite schede di rilevamento in uso in reparto. Risultati. Abbiamo riscontrato che, nell’arco di tempo considerato, sono stati contenuti 32 pazienti (7,8% del totale dei ricoverati), prevalentemente di sesso maschile e con una diagnosi di schizofrenia. Le contenzioni sono state effettuate con una maggiore frequenza per “agitazione psicomotoria”, soprattutto durante i primi 7 giorni di ricovero. Quando in reparto sono presenti più operatori, come nel turno del mattino, le contenzioni sono state meno frequenti.Conclusioni. Il contenimento fisico, all’interno del reparto di SPDC1, ha una frequenza sovrapponibile a quella di altri reparti italiani ed esteri, e si connota soprattutto come modalità d’intervento d’urgenza. I nostri dati suggeriscono infine che un’équipe al completo o più numerosa può fungere già di per sé da fattore di contenimento per un paziente aggressivo e, al contempo, può far sentire più sicuro l’operatore che è così in grado di fornire una risposta terapeutica e non di contro-aggressività.
2006
4-6
63
72
La funzione di contenimento in un presidio psichiatrico di diagnosi e cura / R., DI LORENZO; Ferri, Paola; L. O., Salerno. - In: BOLLETTINO DELLA SOCIETÀ MEDICO-CHIRURGICA DI MODENA. - ISSN 0366-3434. - STAMPA. - 4-6:(2006), pp. 63-72.
R., DI LORENZO; Ferri, Paola; L. O., Salerno
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