Negli ultimi decenni si è verificato un incremento dei casi di tubercolosi anche in aree tradizionalmente ritenute a bassa prevalenza di malattia, in particolare tra i giovani adulti recentemente immigrati. Questo fattore rappresenta un rischio di maggiore diffusione dell’infezione tra i bambini. I soggetti in età pediatrica, in particolare quelli al di sotto dei 5 anni di età, rappresentano un gruppo ad alto rischio di sviluppare malattia se infettati dal M. tuberculosis; peraltro, la diagnosi in questo gruppo di età presenta notevoli difficoltà per l’aspecificità del quadro clinico-radiologico e la bassa resa dei test microbiologici. I bambini ed i ragazzi a rischio di infezione tubercolare latente devono essere pertanto precocemente individuati ed opportunamente trattati.Fino a pochi decenni orsono l’unico test disponibile per individuare i soggetti con infezione tubercolare latente era il test cutaneo tubercolinico (o test di Mantoux), che però presenta notevoli limiti, in particolare mostra scarsa sensibilità (nei pazienti immunodepressi) e scarsa specificità (nei soggetti vaccinati con BCG). Sono stati recentemente sviluppati test basati sul rilascio di interferon-gamma che hanno dimostrato di avere buona sensibilità ed elevata specificità anche nei grupi più a rischio. È prevedibile quindi che l’applicazione di questi nuovi diagnostici in ambito pediatrico possa contribuire ad una più accurata individuazione dei soggetti con infezione tubercolare contribuendo quindi a ridurre la diffusione della malattia nella popolazione generale.
L'infezione tubercolare nel bambino: il contributo dei nuovi test immunologici / Bergamini, Barbara Maria; Richeldi, Luca. - In: PNEUMOLOGIA PEDIATRICA. - ISSN 2784-8353. - STAMPA. - 32:(2008), pp. 26-35.
L'infezione tubercolare nel bambino: il contributo dei nuovi test immunologici
BERGAMINI, Barbara Maria;RICHELDI, Luca
2008
Abstract
Negli ultimi decenni si è verificato un incremento dei casi di tubercolosi anche in aree tradizionalmente ritenute a bassa prevalenza di malattia, in particolare tra i giovani adulti recentemente immigrati. Questo fattore rappresenta un rischio di maggiore diffusione dell’infezione tra i bambini. I soggetti in età pediatrica, in particolare quelli al di sotto dei 5 anni di età, rappresentano un gruppo ad alto rischio di sviluppare malattia se infettati dal M. tuberculosis; peraltro, la diagnosi in questo gruppo di età presenta notevoli difficoltà per l’aspecificità del quadro clinico-radiologico e la bassa resa dei test microbiologici. I bambini ed i ragazzi a rischio di infezione tubercolare latente devono essere pertanto precocemente individuati ed opportunamente trattati.Fino a pochi decenni orsono l’unico test disponibile per individuare i soggetti con infezione tubercolare latente era il test cutaneo tubercolinico (o test di Mantoux), che però presenta notevoli limiti, in particolare mostra scarsa sensibilità (nei pazienti immunodepressi) e scarsa specificità (nei soggetti vaccinati con BCG). Sono stati recentemente sviluppati test basati sul rilascio di interferon-gamma che hanno dimostrato di avere buona sensibilità ed elevata specificità anche nei grupi più a rischio. È prevedibile quindi che l’applicazione di questi nuovi diagnostici in ambito pediatrico possa contribuire ad una più accurata individuazione dei soggetti con infezione tubercolare contribuendo quindi a ridurre la diffusione della malattia nella popolazione generale.File | Dimensione | Formato | |
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