Nel presente articolo viene riportata la progettazione e i risultati più significativi della sperimentazione di un percorso sull’elettrostatica rivolto a bambini di 5 anni della scuola dell’infanzia comunale “Villaggio Giardino” di Modena.L’argomento dell’elettrostatica si presta a verificare se temi scientifici, anche complessi e che richiedono un certo grado di astrazione, possano essere affrontati con bambini molto piccoli avvalendosi ad esempio di proposte innovative di educazione informale, per costruire un ponte tra l’esplorazione spontanea e quella organizzata a scuola, nonché per favorire occasioni di attività sperimentale e per mettere l’operatività a disposizione dell’apprendimento. Ciò non significa che già nei primi anni di scuola dell’infanzia i bambini siano chiamati a sviluppare concetti scientifici, ma che proprio a partire da questa età vengano stimolati a creare alcuni modelli elementari propedeutici alla successiva formazione di modelli e concetti più complessi. La sfida è quella di introdurre i bambini ad un approccio alla realtà che dia respiro e senso a un pensiero scientifico che già appartiene loro naturalmente e spontaneamente, sostenendolo e alimentandolo attraverso l’offerta di contesti e situazioni specifiche e stimolanti.Dal punto di vista disciplinare, si intendono affrontare i seguenti punti: l’elettrizzazione per strofinio e per induzione, gli stati di elettrizzazione e l’interazione elettrostatica. Si ritiene opportuno non far riferimento ad alcun modello microscopico e considerare il fenomeno dell’elettrizzazione come uno stato assunto dalla materia.Sono state proposte attività in cui si sono evidenziati i comportamenti particolari di alcuni materiali ponendo i bambini di fronte a quesiti da risolvere, per cui dovevano cercare la spiegazione più logica e coerente dell’intero contesto. Sono state utilizzate metodologie di lavoro che hanno consentito di far emergere e sviluppare, tramite esperimenti in sezione in contesti ludici informali, le idee interpretative spontanee dei bambini.
Primi passi sull’elettrostatica / Corni, Federico; E., Ferrari; G., Vaccari. - In: AI: AMBIENTINFANZIA. - STAMPA. - 1:(2008), pp. 47-50.
Primi passi sull’elettrostatica
CORNI, Federico;
2008
Abstract
Nel presente articolo viene riportata la progettazione e i risultati più significativi della sperimentazione di un percorso sull’elettrostatica rivolto a bambini di 5 anni della scuola dell’infanzia comunale “Villaggio Giardino” di Modena.L’argomento dell’elettrostatica si presta a verificare se temi scientifici, anche complessi e che richiedono un certo grado di astrazione, possano essere affrontati con bambini molto piccoli avvalendosi ad esempio di proposte innovative di educazione informale, per costruire un ponte tra l’esplorazione spontanea e quella organizzata a scuola, nonché per favorire occasioni di attività sperimentale e per mettere l’operatività a disposizione dell’apprendimento. Ciò non significa che già nei primi anni di scuola dell’infanzia i bambini siano chiamati a sviluppare concetti scientifici, ma che proprio a partire da questa età vengano stimolati a creare alcuni modelli elementari propedeutici alla successiva formazione di modelli e concetti più complessi. La sfida è quella di introdurre i bambini ad un approccio alla realtà che dia respiro e senso a un pensiero scientifico che già appartiene loro naturalmente e spontaneamente, sostenendolo e alimentandolo attraverso l’offerta di contesti e situazioni specifiche e stimolanti.Dal punto di vista disciplinare, si intendono affrontare i seguenti punti: l’elettrizzazione per strofinio e per induzione, gli stati di elettrizzazione e l’interazione elettrostatica. Si ritiene opportuno non far riferimento ad alcun modello microscopico e considerare il fenomeno dell’elettrizzazione come uno stato assunto dalla materia.Sono state proposte attività in cui si sono evidenziati i comportamenti particolari di alcuni materiali ponendo i bambini di fronte a quesiti da risolvere, per cui dovevano cercare la spiegazione più logica e coerente dell’intero contesto. Sono state utilizzate metodologie di lavoro che hanno consentito di far emergere e sviluppare, tramite esperimenti in sezione in contesti ludici informali, le idee interpretative spontanee dei bambini.Pubblicazioni consigliate
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