Il saggio è dedicato all'analisi delle conseguenze che si determinano sul procedimento referendario ogniqualvolta la normativa sottoposta a referendum venga eliminata, sostituita o modificata prima dello svolgimento della consultazione popolare. L'indagine rivela:da un lato, l'estrema varietà delle conseguenze prodotte sull'iter abrogativo dalle diverse vicende (di natura legislativa o giurisprudenziale) che possono incidere sulla vigenza o sulla portata prescrittiva di tutta o parte della disciplina oggetto della richiesta referendaria (e questo a seconda del tipo di modifica cui viene sottoposta tale disciplina nonché del momento in cui la stessa si verifica); dall’altro, l'inadeguatezza della risposta sinora fornita, in materia, dall'Ufficio centrale per il referendum, la cui giurisprudenza, infatti, si caratterizza, nel suo complesso, per la mancanza (quasi totale) di argomentazioni di carattere generale, che testimonino - se non altro - l'intenzione dell'Ufficio della Cassazione di andar oltre l'angusta logica del singolo caso deciso. Ciò che comporta, inevitabilmente, il manifestarsi di incongruenze di non piccolo spessore, le quali giungono sino all'elaborazione di filoni giurisprudenziali intrinsecamente contraddittori, in quanto caratterizzati dal fatto che l'Ufficio centrale decide, talvolta, fattispecie identiche, utilizzando, tuttavia, caso per caso, logiche (e quindi anche tecniche decisionali) sostanzialmente diverse.
Eliminazione, sostituzione o modifica della normativa sottoposta a referendum e poteri dell'Ufficio centrale / Pinardi, Roberto. - In: DIRITTO PUBBLICO. - ISSN 1721-8985. - STAMPA. - 2:(1998), pp. 389-442.
Eliminazione, sostituzione o modifica della normativa sottoposta a referendum e poteri dell'Ufficio centrale
PINARDI, Roberto
1998
Abstract
Il saggio è dedicato all'analisi delle conseguenze che si determinano sul procedimento referendario ogniqualvolta la normativa sottoposta a referendum venga eliminata, sostituita o modificata prima dello svolgimento della consultazione popolare. L'indagine rivela:da un lato, l'estrema varietà delle conseguenze prodotte sull'iter abrogativo dalle diverse vicende (di natura legislativa o giurisprudenziale) che possono incidere sulla vigenza o sulla portata prescrittiva di tutta o parte della disciplina oggetto della richiesta referendaria (e questo a seconda del tipo di modifica cui viene sottoposta tale disciplina nonché del momento in cui la stessa si verifica); dall’altro, l'inadeguatezza della risposta sinora fornita, in materia, dall'Ufficio centrale per il referendum, la cui giurisprudenza, infatti, si caratterizza, nel suo complesso, per la mancanza (quasi totale) di argomentazioni di carattere generale, che testimonino - se non altro - l'intenzione dell'Ufficio della Cassazione di andar oltre l'angusta logica del singolo caso deciso. Ciò che comporta, inevitabilmente, il manifestarsi di incongruenze di non piccolo spessore, le quali giungono sino all'elaborazione di filoni giurisprudenziali intrinsecamente contraddittori, in quanto caratterizzati dal fatto che l'Ufficio centrale decide, talvolta, fattispecie identiche, utilizzando, tuttavia, caso per caso, logiche (e quindi anche tecniche decisionali) sostanzialmente diverse.Pubblicazioni consigliate
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