Lo scritto prende spunto dall’analisi dell’esternazione resa «a titolo personale» dal Presidente della Corte costituzionale Riccardo Chieppa durante l’udienza pubblica del 25 marzo del 2003. La prima parte, in cui il Presidente si sofferma sugli orrori della guerra come tale, non sembra porre problemi particolari circa la sua legittimità. La seconda, tuttavia, risulta criticabile perché, consistendo in un giudizio negativo (non più sulla guerra in generale, ma) sullo specifico conflitto in corso in Iraq, rappresenta, per il Presidente, l'occasione per schierarsi nell'infuocato dibattito politico in corso in quei giorni circa la legittimità del conflitto in parola e va quindi oltre i limiti tracciati per il potere di esternazione del Presidente della Consulta anche dalle tesi dottrinali che appaiono, in materia, più estensive. Lo scritto si conclude con qualche riflessione circa i pericoli che possono derivare per la legittimazione complessiva dell’organo di giustizia costituzionale da un utilizzo non rigoroso del potere di esternazione del suo Presidente.
Il Presidente e la guerra: un’esternazione «sopra le righe»? / Pinardi, Roberto. - In: GIURISPRUDENZA COSTITUZIONALE. - ISSN 0436-0222. - STAMPA. - 5:(2003), pp. 3183-3198.
Il Presidente e la guerra: un’esternazione «sopra le righe»?
PINARDI, Roberto
2003
Abstract
Lo scritto prende spunto dall’analisi dell’esternazione resa «a titolo personale» dal Presidente della Corte costituzionale Riccardo Chieppa durante l’udienza pubblica del 25 marzo del 2003. La prima parte, in cui il Presidente si sofferma sugli orrori della guerra come tale, non sembra porre problemi particolari circa la sua legittimità. La seconda, tuttavia, risulta criticabile perché, consistendo in un giudizio negativo (non più sulla guerra in generale, ma) sullo specifico conflitto in corso in Iraq, rappresenta, per il Presidente, l'occasione per schierarsi nell'infuocato dibattito politico in corso in quei giorni circa la legittimità del conflitto in parola e va quindi oltre i limiti tracciati per il potere di esternazione del Presidente della Consulta anche dalle tesi dottrinali che appaiono, in materia, più estensive. Lo scritto si conclude con qualche riflessione circa i pericoli che possono derivare per la legittimazione complessiva dell’organo di giustizia costituzionale da un utilizzo non rigoroso del potere di esternazione del suo Presidente.Pubblicazioni consigliate
I metadati presenti in IRIS UNIMORE sono rilasciati con licenza Creative Commons CC0 1.0 Universal, mentre i file delle pubblicazioni sono rilasciati con licenza Attribuzione 4.0 Internazionale (CC BY 4.0), salvo diversa indicazione.
In caso di violazione di copyright, contattare Supporto Iris