Lo scritto prende spunto dall'analisi della tecnica argomentativa utilizzata dalla Corte costituzionale nella sentenza n. 341 del 1994 per svolgere alcune riflessioni di carattere più generale in ordine sia ai motivi che hanno indotto la Consulta a non accogliere, in passato, le numerose questioni sollevate in relazione alla pena prevista per il reato di oltraggio a pubblico ufficiale sia per evidenziare alcuni possibili sviluppi cui potrebbe approdare il sindacato del giudice delle leggi qualora venisse impugnato, in maniera specifica, uno dei limiti edittali della pena prevista per un certo reato.Allargando ulteriormente lo sguardo, infine, l’A. si sofferma sui possibili riflessi dell’utilizzo della tecnica in parola sulle modalità di svolgimento del controllo di costituzionalità concernente scelte assiologiche complessive poste in essere dal legislatore penale nonchè sul giudizio circa la conformità al dettato costituzionale della c. d. "legislazione di emergenza".
Riflessioni sul giudizio di ragionevolezza delle sanzioni penali, suggerite dalla pronuncia di incostituzionalità della pena minima prevista per il reato di oltraggio a pubblico ufficiale / Pinardi, Roberto. - In: GIURISPRUDENZA COSTITUZIONALE. - ISSN 0436-0222. - STAMPA. - 4:(1994), pp. 2810-2825.
Riflessioni sul giudizio di ragionevolezza delle sanzioni penali, suggerite dalla pronuncia di incostituzionalità della pena minima prevista per il reato di oltraggio a pubblico ufficiale
PINARDI, Roberto
1994
Abstract
Lo scritto prende spunto dall'analisi della tecnica argomentativa utilizzata dalla Corte costituzionale nella sentenza n. 341 del 1994 per svolgere alcune riflessioni di carattere più generale in ordine sia ai motivi che hanno indotto la Consulta a non accogliere, in passato, le numerose questioni sollevate in relazione alla pena prevista per il reato di oltraggio a pubblico ufficiale sia per evidenziare alcuni possibili sviluppi cui potrebbe approdare il sindacato del giudice delle leggi qualora venisse impugnato, in maniera specifica, uno dei limiti edittali della pena prevista per un certo reato.Allargando ulteriormente lo sguardo, infine, l’A. si sofferma sui possibili riflessi dell’utilizzo della tecnica in parola sulle modalità di svolgimento del controllo di costituzionalità concernente scelte assiologiche complessive poste in essere dal legislatore penale nonchè sul giudizio circa la conformità al dettato costituzionale della c. d. "legislazione di emergenza".Pubblicazioni consigliate
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