Accogliere o respingere? Una lettura di pedagogia critica del “ddl sicurezza” e dei suoi effetti sulla progettualità educativa

This paper aims to offer, from a distinctly pedagogical perspective, an analysis of recent legislative changes concerning the admission of migrants in Italy. In particular, adopting critical pedagogy as its epistemological framework (Freire, 1970; Colicchi, 2009; Giroux, 2020), the study first explores the relationship between pedagogy and politics. Through this interpretative lens, it then examines Decree 1236, currently under discussion in the Senate. Starting from a perspective that goes beyond the concept of inclusion in its superficial and sterile form (Bianchi, & D’Antone, 2023), the paper seeks to investigate what a society communicates about itself through how it welcomes and cares for its most vulnerable individuals (Sayad, 2002; Dal Lago, 2004). By unravelling the deeply interrelated ethical, political, and pedagogical trajectories, this contribution ultimately proposes educational responsibility and objection as possible strategies for opposing inhumane or dehumanising situations (Biesta, 2023, p. 23).

Il presente contributo intende offrire, da una prospettiva marcatamente pedagogica, una lettura delle recenti modifiche normative in materia di accoglienza di soggetti migranti, in Italia. In particolare, adottando come proprio riferimento epistemologico la pedagogia critica (Freire, 1970; Colicchi, 2009; Giroux, 2020), si intende, anzitutto, approfondire il legame tra pedagogia e politica, per poi, tramite queste lenti interpretative, analizzare il Disegno di Legge 1236, attualmente in discussione in Senato. Prendendo le mosse da una prospettiva che superi il concetto di inclusione nella sua forma superficiale e sterile (Bianchi, & D’Antone, 2023), si vuole indagare ciò che una società comunica di sé attraverso il modo in cui essa accoglie e si prende cura dei soggetti maggiormente vulnerabili (Sayad, 2002; Dal Lago, 2004). Dunque, tentando di sviscerare le traiettorie etiche, politiche e pedagogiche, fortemente interrelate le une alle altre, il contributo propone la responsabilità educativa e l’obiezione quali possibili strategie di contrapposizione a situazioni considerate disumane o disumanizzanti (Biesta, 2023).