Il contributo - adottando un approccio informatico-giuridico e giusfilosofico - esamina una particolare metodologia di guerra: la guerra dell'informazione. In forza di ciò, verranno approfondite le sfere d'attività e le diverse modalità di manifestazione dell'information warfare. Muovendo da tale premessa, il saggio si concentrerà sulle fake news, soffermandosi sulle loro caratteristiche strutturali e sul loro potenziale bellico (politico), da intendersi anche come elemento idoneo alla costruzione dei fatti sociali. Successivamente, saranno vagliate la paura e la post verità ovverosia la tendenza a dar credito più alle convizioni personali che all'oggettività dei fatti e ciò accadrebbe grazie all'evoluzione delle nuove tecnologie, in cui le piattaforme e la profilazione degli utenti porterebbero a una polarizzazione dei comportamenti degli individui (rectius, utenti). Nelle riflessioni conclusive saranno considerate, da una parte, l'atomizzazione degli individui e lo scarso ruolo del diritto a regolamentare un fenomeno di così ampia portata e, dall'altra parte, la disobbedienza civile praticata dagli hacker, da intendersi come strumento di "rivelazione" delle verità, riaffermazione del diritto all'informazione e alla manifestazione del pensiero, nonché la retorica e il critical thinking.
L'information warfare: tra fake news, post-verità e guerra cognitiva / Coniglione, Casimiro. - In: RIFD. RIVISTA INTERNAZIONALE DI FILOSOFIA DEL DIRITTO. - ISSN 1593-7135. - 4:4/2023(2023), pp. 673-692.
L'information warfare: tra fake news, post-verità e guerra cognitiva
Casimiro Coniglione
2023
Abstract
Il contributo - adottando un approccio informatico-giuridico e giusfilosofico - esamina una particolare metodologia di guerra: la guerra dell'informazione. In forza di ciò, verranno approfondite le sfere d'attività e le diverse modalità di manifestazione dell'information warfare. Muovendo da tale premessa, il saggio si concentrerà sulle fake news, soffermandosi sulle loro caratteristiche strutturali e sul loro potenziale bellico (politico), da intendersi anche come elemento idoneo alla costruzione dei fatti sociali. Successivamente, saranno vagliate la paura e la post verità ovverosia la tendenza a dar credito più alle convizioni personali che all'oggettività dei fatti e ciò accadrebbe grazie all'evoluzione delle nuove tecnologie, in cui le piattaforme e la profilazione degli utenti porterebbero a una polarizzazione dei comportamenti degli individui (rectius, utenti). Nelle riflessioni conclusive saranno considerate, da una parte, l'atomizzazione degli individui e lo scarso ruolo del diritto a regolamentare un fenomeno di così ampia portata e, dall'altra parte, la disobbedienza civile praticata dagli hacker, da intendersi come strumento di "rivelazione" delle verità, riaffermazione del diritto all'informazione e alla manifestazione del pensiero, nonché la retorica e il critical thinking.File | Dimensione | Formato | |
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