OBIETTIVI: il presente lavoro si propone di attuare una verifica empirica sulla tariffa minima oraria e sulla tariffa oraria complessiva previste da 17 CCNL, selezionati tra i più diffusi o tra quelli applicati in settori per i quali si discute della adeguatezza delle tariffe contrattuali. METODOLOGIA: la ricerca adotta un approccio empirico, basato sulla analisi dei testi dei contratti collettivi nazionali di categoria selezionati per identificare gli elementi della retribuzione. RISULTATI: sui 17 CCNL analizzati, 5 presentano una tariffa minima oraria inferiore sia al 50% del salario medio sia al 60% del salario mediano, che rappresentano i parametri considerati dalla direttiva (UE) 2022/2041. Con riferimento alla tariffa oraria complessiva, invece, sono 3 i casi in cui questa è al di sotto dei parametri. Rispetto al parametro dei 9 euro quale tariffa oraria ipotizzata per un salario minimo legale, soltanto un CCNL su 17 ha una tariffa minima oraria per l’ultimo livello dell’inquadramento contrattuale superiore ai 9 euro, mentre 11 CCNL su 17 hanno una tariffa oraria complessiva superiore alla soglia considerata. LIMITI E IMPLICAZIONI: l’indagine empirica consente di fissare un dato certo e verificato, da cui poter correttamente impostare un dibattito politico e sindacale in materia di salario minimo legale. ORIGINALITÀ: la ricerca realizza una verifica empirica sulle tariffe previste dalla contrattazione collettiva, distinguendo tra le diverse voci della retribuzione per identificare una tariffa minima oraria ed una tariffa oraria complessiva e verificando il loro ammontare.
Salari minimi contrattuali: contributo per una verifica empirica / Alifano, Francesco; Dalla Sega, Michele; Lombardo, Francesco; Piglialarmi, Giovanni; Spattini, Silvia; Tiraboschi, Michele. - In: PROFESSIONALITÀ STUDI. - VI:2(2023), pp. 13-39.
Salari minimi contrattuali: contributo per una verifica empirica
Alifano, Francesco;Lombardo, Francesco;Piglialarmi, Giovanni;Spattini, Silvia;Tiraboschi, Michele
2023
Abstract
OBIETTIVI: il presente lavoro si propone di attuare una verifica empirica sulla tariffa minima oraria e sulla tariffa oraria complessiva previste da 17 CCNL, selezionati tra i più diffusi o tra quelli applicati in settori per i quali si discute della adeguatezza delle tariffe contrattuali. METODOLOGIA: la ricerca adotta un approccio empirico, basato sulla analisi dei testi dei contratti collettivi nazionali di categoria selezionati per identificare gli elementi della retribuzione. RISULTATI: sui 17 CCNL analizzati, 5 presentano una tariffa minima oraria inferiore sia al 50% del salario medio sia al 60% del salario mediano, che rappresentano i parametri considerati dalla direttiva (UE) 2022/2041. Con riferimento alla tariffa oraria complessiva, invece, sono 3 i casi in cui questa è al di sotto dei parametri. Rispetto al parametro dei 9 euro quale tariffa oraria ipotizzata per un salario minimo legale, soltanto un CCNL su 17 ha una tariffa minima oraria per l’ultimo livello dell’inquadramento contrattuale superiore ai 9 euro, mentre 11 CCNL su 17 hanno una tariffa oraria complessiva superiore alla soglia considerata. LIMITI E IMPLICAZIONI: l’indagine empirica consente di fissare un dato certo e verificato, da cui poter correttamente impostare un dibattito politico e sindacale in materia di salario minimo legale. ORIGINALITÀ: la ricerca realizza una verifica empirica sulle tariffe previste dalla contrattazione collettiva, distinguendo tra le diverse voci della retribuzione per identificare una tariffa minima oraria ed una tariffa oraria complessiva e verificando il loro ammontare.File | Dimensione | Formato | |
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