In questo contributo, Annamaria Contini si sofferma sulla centralità stilistica e teorica della metafora in Proust, analizzando l’episodio della “Ricerca del tempo perduto” ambientato nell’atelier di un pittore immaginario, Elstir. Buona parte di tale episodio ruota attorno alla minuziosa descrizione di un quadro fittizio, "Il porto di Carquethuit". Nelle opere giovanili, Proust aveva spesso descritto opere d’arte reali, utilizzando un procedimento stilistico che Annamaria Contini avvicina a quello dell’ekphrasis. Anche in Proust, il ricorso a un procedimento ecfrastico si motiva generalmente per il tentativo di coniugare visualità e scrittura, di ‘imitare’ la pittura per permettere al lettore di raffigurarsi, di immaginarsi ciò che le parole dicono. Tuttavia, nel presente contributo si mostra che, nella rappresentazione letteraria del "Porto di Carquethuit", sembra prevalere l’esigenza di chiarire la natura dei processi metaforici e il significato che essi assumono nella peculiare conoscenza promossa dal romanzo. L’ekphrasis è ormai incorporata in quest’ultimo, trasformata in un racconto immaginario e, soprattutto, finalizzata all’esposizione di una poetica.
Poetica e pittura della metafora in Proust / Contini, A.. - (2023), pp. 187-197.
Poetica e pittura della metafora in Proust
CONTINI, A.
2023
Abstract
In questo contributo, Annamaria Contini si sofferma sulla centralità stilistica e teorica della metafora in Proust, analizzando l’episodio della “Ricerca del tempo perduto” ambientato nell’atelier di un pittore immaginario, Elstir. Buona parte di tale episodio ruota attorno alla minuziosa descrizione di un quadro fittizio, "Il porto di Carquethuit". Nelle opere giovanili, Proust aveva spesso descritto opere d’arte reali, utilizzando un procedimento stilistico che Annamaria Contini avvicina a quello dell’ekphrasis. Anche in Proust, il ricorso a un procedimento ecfrastico si motiva generalmente per il tentativo di coniugare visualità e scrittura, di ‘imitare’ la pittura per permettere al lettore di raffigurarsi, di immaginarsi ciò che le parole dicono. Tuttavia, nel presente contributo si mostra che, nella rappresentazione letteraria del "Porto di Carquethuit", sembra prevalere l’esigenza di chiarire la natura dei processi metaforici e il significato che essi assumono nella peculiare conoscenza promossa dal romanzo. L’ekphrasis è ormai incorporata in quest’ultimo, trasformata in un racconto immaginario e, soprattutto, finalizzata all’esposizione di una poetica.File | Dimensione | Formato | |
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