The article focuses on “Pensieri Migranti” and “Colloqui d'amore”, two theatrical and pedagogical projects carried out by playwright and director Gabriele Vacis and his “Personal Care Theatrical Practices Institute” in 2017-2018. Key players of the projects were migrants, refugees, and asylum seekers. Through the analysis of Vacis’s work, we will investigate how an artistic experience can be a powerful and unique form of alternative narrative, as opposed to the discourses on and stereotyped representations of migration usually offered by the media and dominant narratives. Vacis employs a number of theater’s tools and strategies to multiply the possibilities of inclusion and active participation of migrants. The first of these tools is the “Schiera” (the array of the group of participants), a distinctive characteristic of his theater. The “Schiera” is seen as a thorough educational activity that can lead, through a collaborative work with the entire group involved, to the awareness, acknowledgement, and respect of the Other, the same respect that Emmanuel Lévinas identifies as the indispensable basis of every authentically ethical relationship.

Il contributo approfondisce alcuni dei progetti teatrali e pedagogici realizzati dal drammaturgo e regista Gabriele Vacis e dall’Istituto di pratiche teatrali per la cura della persona fondato nel 2017, che hanno avuto come protagonisti migranti, rifugiati e richiedenti asilo. Attraverso l'analisi del lavoro di Vacis, si verifica come l'esperienza artistica, nel restituire pieno diritto di cittadinanza alle parole e ai corpi dei migranti, possa costituire una forma di narrazione alternativa rispetto ai discorsi e agli sguardi irreggimentati sulla migrazione proposti dai media e dalle narrazioni dominanti. Si esaminano, in particolare, i due progetti “Pensieri Migranti” e “Colloqui d’amore” realizzati nel biennio 2017-2018. Sono gli strumenti del teatro che Vacis impiega per moltiplicare, anche al di fuori del teatro e a prescindere talvolta dagli esiti spettacolari, le possibilità di inclusione e di partecipazione attiva dei migranti. Il primo di questi strumenti è la Schiera, marca distintiva del suo teatro, intesa come pratica di educazione alla relazione con l'altro nella sua radicale alterità, senza tentativi di annessione o annullamento, ma nel segno dell'ascolto, dell'attenzione e di quel rispetto che Emmanuel Lévinas individua come base imprescindibile di ogni relazione autenticamente etica.

Storie migranti a teatro. Gabriele Vacis e le pratiche teatrali per la cura della persona / Albanese, A.. - In: SCRITTURE MIGRANTI. - ISSN 2035-7141. - 17:(2023), pp. 71-95.

Storie migranti a teatro. Gabriele Vacis e le pratiche teatrali per la cura della persona.

Albanese, A.
2023

Abstract

The article focuses on “Pensieri Migranti” and “Colloqui d'amore”, two theatrical and pedagogical projects carried out by playwright and director Gabriele Vacis and his “Personal Care Theatrical Practices Institute” in 2017-2018. Key players of the projects were migrants, refugees, and asylum seekers. Through the analysis of Vacis’s work, we will investigate how an artistic experience can be a powerful and unique form of alternative narrative, as opposed to the discourses on and stereotyped representations of migration usually offered by the media and dominant narratives. Vacis employs a number of theater’s tools and strategies to multiply the possibilities of inclusion and active participation of migrants. The first of these tools is the “Schiera” (the array of the group of participants), a distinctive characteristic of his theater. The “Schiera” is seen as a thorough educational activity that can lead, through a collaborative work with the entire group involved, to the awareness, acknowledgement, and respect of the Other, the same respect that Emmanuel Lévinas identifies as the indispensable basis of every authentically ethical relationship.
2023
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17
71
95
Storie migranti a teatro. Gabriele Vacis e le pratiche teatrali per la cura della persona / Albanese, A.. - In: SCRITTURE MIGRANTI. - ISSN 2035-7141. - 17:(2023), pp. 71-95.
Albanese, A.
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