Nel suo saggio monografico Chiara Bologna indaga l'interessante tematica della libertà di espressione dei funzionari procedendo, nei primi due capitoli, da un'analisi comparata di alcune esperienze straniere (Gran Bretagna, Francia, Stati Uniti, Germania ed Unione europea) e da un’approfondita ricostruzione della giurisprudenza, in materia, della Corte europea dei diritti dell’uomo. Gli ultimi tre capitoli affrontano invece il tema oggetto d’indagine con specifico riferimento all’ordinamento italiano. Nel terzo l’Autrice tratteggia, in maniera sintetica ma efficace, il quadro complessivo delle tesi emerse in dottrina e nella giurisprudenza della Corte costituzionale a proposito del significato e quindi della portata dei principi o delle norme costituzionali applicabili in materia. Nel quarto Bologna ripercorre l’attuazione normativa e giurisprudenziale ricevuta da tali principi in rapporto alle diverse categorie di esercenti pubbliche funzioni. Il capitolo V, infine, viene specificamente dedicato, data la complessità ed il rilievo della materia, alla libertà di espressione dei magistrati. In conclusione un affresco ampio e ben strutturato delle diverse problematiche che emergono dall’analisi di un tema (democraticamente) delicato e di perdurante attualità, qual è quello delle (legittime) limitazioni apponibili all’esercizio della libertà di espressione dei funzionari.
135. Recensione a C. BOLOGNA, La libertà di espressione dei «funzionari», Bologna, Bononia University Press, 2020 / Pinardi, R.. - In: LO STATO. - ISSN 2283-6527. - 18/2022(2022), pp. 453-457.
135. Recensione a C. BOLOGNA, La libertà di espressione dei «funzionari», Bologna, Bononia University Press, 2020
R. Pinardi
2022
Abstract
Nel suo saggio monografico Chiara Bologna indaga l'interessante tematica della libertà di espressione dei funzionari procedendo, nei primi due capitoli, da un'analisi comparata di alcune esperienze straniere (Gran Bretagna, Francia, Stati Uniti, Germania ed Unione europea) e da un’approfondita ricostruzione della giurisprudenza, in materia, della Corte europea dei diritti dell’uomo. Gli ultimi tre capitoli affrontano invece il tema oggetto d’indagine con specifico riferimento all’ordinamento italiano. Nel terzo l’Autrice tratteggia, in maniera sintetica ma efficace, il quadro complessivo delle tesi emerse in dottrina e nella giurisprudenza della Corte costituzionale a proposito del significato e quindi della portata dei principi o delle norme costituzionali applicabili in materia. Nel quarto Bologna ripercorre l’attuazione normativa e giurisprudenziale ricevuta da tali principi in rapporto alle diverse categorie di esercenti pubbliche funzioni. Il capitolo V, infine, viene specificamente dedicato, data la complessità ed il rilievo della materia, alla libertà di espressione dei magistrati. In conclusione un affresco ampio e ben strutturato delle diverse problematiche che emergono dall’analisi di un tema (democraticamente) delicato e di perdurante attualità, qual è quello delle (legittime) limitazioni apponibili all’esercizio della libertà di espressione dei funzionari.File | Dimensione | Formato | |
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