La Corte di Cassazione stabilisce che, in caso di rinunzia datoriale al preavviso di dimissioni, al lavoratore non compete l’indennità sostitutiva del preavviso, ciò come diretta conseguenza della efficacia meramente obbligatoria del preavviso medesimo (Cass. ordinanza n. 27934/2021). Il commento si sofferma sugli snodi argomentativi fatti propri dai giudici, analizzando la finalità dell’istituto del preavviso, oltre che la sua efficacia giuridica, in rapporto al potere di recesso del lavoratore dal contratto di lavoro.
La rinunzia del datore di lavoro al preavviso di dimissioni / Levi, Alberto. - In: IL LAVORO NELLA GIURISPRUDENZA. - ISSN 1591-4178. - 5(2022), pp. 489-497.
La rinunzia del datore di lavoro al preavviso di dimissioni.
Alberto Levi
2022
Abstract
La Corte di Cassazione stabilisce che, in caso di rinunzia datoriale al preavviso di dimissioni, al lavoratore non compete l’indennità sostitutiva del preavviso, ciò come diretta conseguenza della efficacia meramente obbligatoria del preavviso medesimo (Cass. ordinanza n. 27934/2021). Il commento si sofferma sugli snodi argomentativi fatti propri dai giudici, analizzando la finalità dell’istituto del preavviso, oltre che la sua efficacia giuridica, in rapporto al potere di recesso del lavoratore dal contratto di lavoro.File | Dimensione | Formato | |
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