L'articolo contiene un commento critico della sentenza della Corte di Cassazione n. 14527 del 2018. La sentenza, tornando sul tema dei confini del diritto di critica nei confronti del datore di lavoro esercitato attraverso la satira, ha annullato la sentenza della Corte d'Appello di Napoli che aveva ritenuto esercizio legittimo del diritto di satira la condotta di alcuni lavoratori licenziati per giusta causa ex art. 2119 del Codice civile da Fca Italy Spa per avere messo in atto la rappresentazione scenica del finto suicidio dell’allora amministratore delegato della società Sergio Marchionne, attribuendogli la responsabilità della morte di alcuni dipendenti. L'Autore evidenzia come, specialmente quando il diritto di critica del lavoratore si esplica attraverso il mezzo della satira, per sua stessa natura paradossale ed eccessivo, cercare «la sottile linea rossa» che faccia da discrimine tra l’esercizio legittimo della stessa e l’esercizio illecito ha la stessa consistenza del cercare di tracciare un confine sulla sabbia del deserto. In tal caso - evidenzia ancora l'Autore - emerge in tutta la sua contraddittorietà il «peccato originale» della costruzione giurisprudenziale del diritto di critica, ossia l’aver voluto trapiantare di peso i criteri previsti per il diritto di cronaca del giornalista in un contesto differente.
I limiti della critica e della satira nei confronti del datore di lavoro / Allamprese, Andrea. - In: RIVISTA GIURIDICA DEL LAVORO E DELLA PREVIDENZA SOCIALE. - ISSN 0392-7229. - 2:2(2019), pp. 250-263.
I limiti della critica e della satira nei confronti del datore di lavoro
Andrea Allamprese
2019
Abstract
L'articolo contiene un commento critico della sentenza della Corte di Cassazione n. 14527 del 2018. La sentenza, tornando sul tema dei confini del diritto di critica nei confronti del datore di lavoro esercitato attraverso la satira, ha annullato la sentenza della Corte d'Appello di Napoli che aveva ritenuto esercizio legittimo del diritto di satira la condotta di alcuni lavoratori licenziati per giusta causa ex art. 2119 del Codice civile da Fca Italy Spa per avere messo in atto la rappresentazione scenica del finto suicidio dell’allora amministratore delegato della società Sergio Marchionne, attribuendogli la responsabilità della morte di alcuni dipendenti. L'Autore evidenzia come, specialmente quando il diritto di critica del lavoratore si esplica attraverso il mezzo della satira, per sua stessa natura paradossale ed eccessivo, cercare «la sottile linea rossa» che faccia da discrimine tra l’esercizio legittimo della stessa e l’esercizio illecito ha la stessa consistenza del cercare di tracciare un confine sulla sabbia del deserto. In tal caso - evidenzia ancora l'Autore - emerge in tutta la sua contraddittorietà il «peccato originale» della costruzione giurisprudenziale del diritto di critica, ossia l’aver voluto trapiantare di peso i criteri previsti per il diritto di cronaca del giornalista in un contesto differente.File | Dimensione | Formato | |
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