Gli strumenti della logica sono quasi inapplicabili alle situazioni politiche sia perché tutte le informazioni non sono sempre disponibili sia perché le argomentazioni sono volte a fare propaganda, che è esclusa dalla logica giacché o le premesse o le conclusioni o entrambe sono errate. La perseveranza di chi ostinatamente confida nel raziocinio può condurre a qualche risultato apprezzabile, ma in molti casi l’incertezza delle conclusioni permane. A tal fine si esaminano i fatti agostani del 2019 che, nel giro di un mese, in un tumulto di colpi di scena, hanno condotto a un cambio di maggioranza assai radicale: si è passati dal governo Movimento Cinque Stelle (M5S) e Lega, detto gialloverde, al governo M5S e Partito Democratico (PD) con altri gruppi, detto giallorosso per semplicità, ma contiene diverse gradazioni di rosso fino al bianco. Si discutono sei tesi difensive/ accusatorie della Lega, mostrando le difficoltà a dirimere la verità o falsità delle proposizioni coinvolte nelle tesi. La logica risulta, cosí, depotenziata nelle argomentazioni politiche e altri coadiuvanti occorrono per orientarsi, i quali dipendono, però, dalle concezioni della società e delle regole comuni disciplinanti la convivenza, variabili da soggetto a soggetto: le preferenze passano dall’autoritarismo, in via di elevata diffusione, all’anarchismo. La cooperazione è la via piú proficua.
Logica nell’argomentazione politica / Lalla, M.. - In: RIVISTA ABRUZZESE. - ISSN 0035-5739. - Anno LXXII:4(2019), pp. 243-248.
Logica nell’argomentazione politica
LALLA M.
2019
Abstract
Gli strumenti della logica sono quasi inapplicabili alle situazioni politiche sia perché tutte le informazioni non sono sempre disponibili sia perché le argomentazioni sono volte a fare propaganda, che è esclusa dalla logica giacché o le premesse o le conclusioni o entrambe sono errate. La perseveranza di chi ostinatamente confida nel raziocinio può condurre a qualche risultato apprezzabile, ma in molti casi l’incertezza delle conclusioni permane. A tal fine si esaminano i fatti agostani del 2019 che, nel giro di un mese, in un tumulto di colpi di scena, hanno condotto a un cambio di maggioranza assai radicale: si è passati dal governo Movimento Cinque Stelle (M5S) e Lega, detto gialloverde, al governo M5S e Partito Democratico (PD) con altri gruppi, detto giallorosso per semplicità, ma contiene diverse gradazioni di rosso fino al bianco. Si discutono sei tesi difensive/ accusatorie della Lega, mostrando le difficoltà a dirimere la verità o falsità delle proposizioni coinvolte nelle tesi. La logica risulta, cosí, depotenziata nelle argomentazioni politiche e altri coadiuvanti occorrono per orientarsi, i quali dipendono, però, dalle concezioni della società e delle regole comuni disciplinanti la convivenza, variabili da soggetto a soggetto: le preferenze passano dall’autoritarismo, in via di elevata diffusione, all’anarchismo. La cooperazione è la via piú proficua.File | Dimensione | Formato | |
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