La sesta sezione della Suprema Corte ha affermato che l’iscrizione nel registro delle notizie di reato di un fatto ivi già contenuto è da ritenersi tamquam non esset, con la conseguente inutilizzabilità degli atti investigativi assunti oltre la scadenza del termine delle indagini decorrente dalla prima iscrizione. La sentenza offre l’occasione per una riflessione circa l’attività di iscrizione della notitia criminis: il tema, da sempre al centro del dibattito dottrinale e giurisprudenziale, è stato recentemente affrontato dalla l. n. 103 del 2017.
Sul registro delle notizie di reato e sul confine tra aggiornamenti e nuove iscrizioni / Trabace, Cesare. - In: CASSAZIONE PENALE. - ISSN 1125-856X. - 7-8(2018), pp. 2571-2583.
Sul registro delle notizie di reato e sul confine tra aggiornamenti e nuove iscrizioni
TRABACE, CESARE
2018
Abstract
La sesta sezione della Suprema Corte ha affermato che l’iscrizione nel registro delle notizie di reato di un fatto ivi già contenuto è da ritenersi tamquam non esset, con la conseguente inutilizzabilità degli atti investigativi assunti oltre la scadenza del termine delle indagini decorrente dalla prima iscrizione. La sentenza offre l’occasione per una riflessione circa l’attività di iscrizione della notitia criminis: il tema, da sempre al centro del dibattito dottrinale e giurisprudenziale, è stato recentemente affrontato dalla l. n. 103 del 2017.File | Dimensione | Formato | |
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