Il presente lavoro si prefigge l’obiettivo di individuare dei marker in grado di distinguere l’origine geografica delle arance siciliane e calabresi, che insieme costituiscono oltre il 90% dell’intera produzione italiana. La distribuzione degli acidi idrossicinnamici nei succhi si è rivelata efficace per discriminare l’origine geografica delle varietà a polpa rossa, ma è inidonea per discriminare quelle a polpa bionda. Quale criterio diagnostico è stata analizzata e discussa la distribuzione degli amminoacidi liberi nei succhi. Pertanto, nel corso dell’annata arancicola 2007-2008, sono stati prelevati presso diverse aziende agrumicole siciliane e calabresi 70 differenti campioni di arance di varietà bionde e pigmentate. Sono stati determinati 19 amminoacidi con la metodologia HPLC con rivelatore a fluorescenza, previa derivatizzazione. Gli amminoacidi sono stati quantificati mediante calibrazione esterna ed espressi in mmol/L, e i dati sperimentali sono stati elaborati con trattamenti statistici descrittivi e multivariati. Il contenuto di arginina nei succhi può essere considerato un marker di varietà e di origine geografica, ma anche altri amminoacidi (acido aspartico, asparagina, serina, glicina e prolina) contribuiscono a discriminare nettamente le varietà bionde siciliane da quelle calabresi.
La distribuzione degli amminoacidi liberi quale criterio per accertare l’origine geografica delle arance bionde e pigmentate / Licciardello, F; Tomaselli, F; Maccarone, E. - 9:(2010), pp. 363-367. (Intervento presentato al convegno 9° Congresso Italiano di Scienza e Tecnologia degli Alimenti tenutosi a Fiera Milano, Rho (MI) nel 11-12 giugno 2009).
La distribuzione degli amminoacidi liberi quale criterio per accertare l’origine geografica delle arance bionde e pigmentate
LICCIARDELLO F;
2010
Abstract
Il presente lavoro si prefigge l’obiettivo di individuare dei marker in grado di distinguere l’origine geografica delle arance siciliane e calabresi, che insieme costituiscono oltre il 90% dell’intera produzione italiana. La distribuzione degli acidi idrossicinnamici nei succhi si è rivelata efficace per discriminare l’origine geografica delle varietà a polpa rossa, ma è inidonea per discriminare quelle a polpa bionda. Quale criterio diagnostico è stata analizzata e discussa la distribuzione degli amminoacidi liberi nei succhi. Pertanto, nel corso dell’annata arancicola 2007-2008, sono stati prelevati presso diverse aziende agrumicole siciliane e calabresi 70 differenti campioni di arance di varietà bionde e pigmentate. Sono stati determinati 19 amminoacidi con la metodologia HPLC con rivelatore a fluorescenza, previa derivatizzazione. Gli amminoacidi sono stati quantificati mediante calibrazione esterna ed espressi in mmol/L, e i dati sperimentali sono stati elaborati con trattamenti statistici descrittivi e multivariati. Il contenuto di arginina nei succhi può essere considerato un marker di varietà e di origine geografica, ma anche altri amminoacidi (acido aspartico, asparagina, serina, glicina e prolina) contribuiscono a discriminare nettamente le varietà bionde siciliane da quelle calabresi.Pubblicazioni consigliate
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