Gli argini sono l’ultima difesa per salvaguardare le vite umane e i beni materiali dalla potenza distruttrice delle inondazioni. Sfortunatamente ad oggi in Italia non è prevista per legge una procedura sistematica e oggettiva di valutazione della stabilità degli argini. I consorzi di Bonifica, enti preposti alla manutenzione dei rilevati arginali, eseguono infatti ispezioni visuali delle strutture, operazioni soggettive che dipendono fortemente dall’operatore che realizza il sopralluogo. Negli ultimi decenni le metodologie geofisiche sono state utilizzate di frequente per valutare lo stato di salute dei rilevati in terra (Kim et al., 2007; Cardarelli et al., 2014) e in particolar modo la geoelettrica è stata utilizzata per il riconoscimento di zone di filtrazione preferenziale e per valutare la saturazione differenziale all’interno delle strutture (Takakura et al., 2013; Perri et al., 2014; Loperte et al., 2016). Solo in pochi casi, però, sono stati implementati sistemi di monitoraggio permanenti (Hilbich et al., 2011; Supper et al., 2011). L’obiettivo di questo lavoro è la valutazione della stabilità dei rilevati arginali in terra in tempo reale, in una maniera indiretta, economica e efficace, grazie all’implementazione di un monitoraggio geoelettrico per il riconoscimento di vie preferenziali di filtrazione e zone a contenuto d’acqua non omogeneo.
Sperimentazione di un sistema di monitoraggio geoelettrico permanente per la valutazione della stabilità arginale / Tresoldi, Greta; Arosio, Diego; Hojat, Azadeh; Longoni, Laura; Papini, Monica; Zanzi, Luigi. - (2017). (Intervento presentato al convegno 36mo Convegno Nazionale Gruppo Nazionale di Geofisica della Terra Solida tenutosi a Trieste, Italia nel 14-16 Novembre 2017).
Sperimentazione di un sistema di monitoraggio geoelettrico permanente per la valutazione della stabilità arginale
Diego Arosio;Luigi Zanzi
2017
Abstract
Gli argini sono l’ultima difesa per salvaguardare le vite umane e i beni materiali dalla potenza distruttrice delle inondazioni. Sfortunatamente ad oggi in Italia non è prevista per legge una procedura sistematica e oggettiva di valutazione della stabilità degli argini. I consorzi di Bonifica, enti preposti alla manutenzione dei rilevati arginali, eseguono infatti ispezioni visuali delle strutture, operazioni soggettive che dipendono fortemente dall’operatore che realizza il sopralluogo. Negli ultimi decenni le metodologie geofisiche sono state utilizzate di frequente per valutare lo stato di salute dei rilevati in terra (Kim et al., 2007; Cardarelli et al., 2014) e in particolar modo la geoelettrica è stata utilizzata per il riconoscimento di zone di filtrazione preferenziale e per valutare la saturazione differenziale all’interno delle strutture (Takakura et al., 2013; Perri et al., 2014; Loperte et al., 2016). Solo in pochi casi, però, sono stati implementati sistemi di monitoraggio permanenti (Hilbich et al., 2011; Supper et al., 2011). L’obiettivo di questo lavoro è la valutazione della stabilità dei rilevati arginali in terra in tempo reale, in una maniera indiretta, economica e efficace, grazie all’implementazione di un monitoraggio geoelettrico per il riconoscimento di vie preferenziali di filtrazione e zone a contenuto d’acqua non omogeneo.File | Dimensione | Formato | |
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