L'Autore analizza la sentenza n. 286/2016 della Corte costituzionale per svolgere alcune considerazioni critiche. Egli ritiene infatti che l'attribuzione al figlio del cognome paterno non sia discriminatoria verso la madre, come invece affermato dalla Consulta, potendosi ammettere, anche alla luce della giurisprudenza sovranazionale, che questo resti il criterio normale, salvo introdurre la possibilità di deroga. L'Autore concorda invece con il Collegio che la regola in questione possa porsi in contrasto con il diritto all'identità personale, ma poiché si tratta di regola invalsa da secoli e che svolge anche una funzione pubblicistica, egli ritiene che sarebbe stato preferibile bilanciare i due interessi mantenendo ferma la regola ed estendendo al momento della nascita la possibilità di aggiungere o modificare il cognome. Lo scritto si conclude sottolineando come a volte in tema di diseguaglianze ci si soffermi su aspetti formali, trascurandone di sostanziali, a danno dei valori stessi che giustamente si intendono affermare.
Dubbie certezze e sicure incertezze in tema di cognome dei figli / Scagliarini, Simone. - In: RIVISTA AIC. - ISSN 2039-8298. - :2(2017), pp. 1-13.
Data di pubblicazione: | 2017 |
Titolo: | Dubbie certezze e sicure incertezze in tema di cognome dei figli |
Autore/i: | Scagliarini, Simone |
Autore/i UNIMORE: | |
Rivista: | |
Pagina iniziale: | 1 |
Pagina finale: | 13 |
Citazione: | Dubbie certezze e sicure incertezze in tema di cognome dei figli / Scagliarini, Simone. - In: RIVISTA AIC. - ISSN 2039-8298. - :2(2017), pp. 1-13. |
Tipologia | Nota a Sentenza |
File in questo prodotto:

I documenti presenti in Iris Unimore sono rilasciati con licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 3.0 Italia, salvo diversa indicazione.
In caso di violazione di copyright, contattare Supporto Iris