1. Introduzione La pianificazione assistenziale è un aspetto fondamentale del core curriculum formativo del Corso di Laurea in Infermieristica di Modena e costituisce parte integrante dell’esame finale. Nel 2012 è stata implementata una formazione sul campo, volta a formare Infermieri tutor esperti rispetto al processo di assistenza infermieristica secondo gli 11 Modelli Funzionali della Salute di M. Gordon e l’utilizzo delle Tassonomie NNN per la pianificazione. A partire dall’a.a. 2013-2014 è stata introdotta nel piano degli studi e nell’esame finale, la pianificazione assistenziale con Modello Gordon e tassonomie NNN. 2. Obiettivo del progetto Obiettivo del progetto è mettere in evidenza come l’introduzione delle tassonomie NNN nel piano di studi abbia portato a una migliore capacità di individuare i problemi di salute/le risorse delle persone, i risultati attesi e una più ampia gamma di interventi infermieristici da mettere in atto per risolvere o migliorare i bisogni di salute della persona, della famiglia o della comunità. Secondo obiettivo è sottolineare come l’utilizzo delle tassonomie favorisca l’uniformità di linguaggio tra i professionisti, con vantaggi sia nella comunicazione sia intraprofessionale che interprofessionale. 3. Materiali e metodi Sono state esaminate le pianificazioni assistenziali di due gruppi di studenti, relative a un caso clinico riguardante una persona operata di emicolectomia sinistra. I piani di assistenza si riferiscono, rispettivamente, all’esame finale dell’a.a. 2010-2011 e dell’a.a 2013-2014. Il primo gruppo di studenti ha elaborato il piano di assistenza impiegando le diagnosi NANDA-I 2009-11 e linguaggio non standardizzato per la descrizione di obiettivi e interventi. Il secondo gruppo ha utilizzato le diagnosi NANDA-I 2012-14 e le tassonomie NOC e NIC per l’individuazione di risultati attesi e interventi infermieristici. 4. Risultati Confrontando le pianificazioni, emerge che l’utilizzo delle tassonomie favorisce una scelta più ampia di interventi infermieristici per la soluzione delle diagnosi infermieristiche e una maggiore uniformità del linguaggio con cui si documenta la pianificazione dell’assistenza, oltre a un'indicazione più ampia di risultati attesi e relativi indicatori per la valutazione, individuati grazie alla tassonomia NOC. 5. Conclusioni I linguaggi infermieristici standardizzati permettono la condivisione consapevole e universale tra i professionisti della salute e gli utenti del processo assistenziale, contribuendo a rendere visibile il contributo che l’infermiere è in grado di apportare, all’interno del proprio ambito professionale di autonomia e responsabilità, in termini di risultati di salute raggiunti o mantenuti dall’assistito, dalla famiglia o dalla comunità. In particolare, la tassonomia NIC migliora la consapevolezza rispetto a quelli che possono essere gli interventi infermieristici utili a fornire risposte, basate sulle evidenze, ai problemi di salute, mentre la tassonomia NOC contribuisce a identificare indicatori sulla base dei quali si possono valutare e misurare gli scostamenti prodotti dall’infermiere, in termini di risultati di salute raggiunti o mantenuti con e per la persona assistita, in seguito agli interventi attuati dal professionista infermiere.
La pianificazione dell'assistenza infermieristica con le tassonomie NNN nell'esame di abilitazione alla professione / Ferri, Paola; Magnani, Daniela; Masoni, Barbara. - STAMPA. - (2016), pp. 149-157.
La pianificazione dell'assistenza infermieristica con le tassonomie NNN nell'esame di abilitazione alla professione
FERRI, Paola;
2016
Abstract
1. Introduzione La pianificazione assistenziale è un aspetto fondamentale del core curriculum formativo del Corso di Laurea in Infermieristica di Modena e costituisce parte integrante dell’esame finale. Nel 2012 è stata implementata una formazione sul campo, volta a formare Infermieri tutor esperti rispetto al processo di assistenza infermieristica secondo gli 11 Modelli Funzionali della Salute di M. Gordon e l’utilizzo delle Tassonomie NNN per la pianificazione. A partire dall’a.a. 2013-2014 è stata introdotta nel piano degli studi e nell’esame finale, la pianificazione assistenziale con Modello Gordon e tassonomie NNN. 2. Obiettivo del progetto Obiettivo del progetto è mettere in evidenza come l’introduzione delle tassonomie NNN nel piano di studi abbia portato a una migliore capacità di individuare i problemi di salute/le risorse delle persone, i risultati attesi e una più ampia gamma di interventi infermieristici da mettere in atto per risolvere o migliorare i bisogni di salute della persona, della famiglia o della comunità. Secondo obiettivo è sottolineare come l’utilizzo delle tassonomie favorisca l’uniformità di linguaggio tra i professionisti, con vantaggi sia nella comunicazione sia intraprofessionale che interprofessionale. 3. Materiali e metodi Sono state esaminate le pianificazioni assistenziali di due gruppi di studenti, relative a un caso clinico riguardante una persona operata di emicolectomia sinistra. I piani di assistenza si riferiscono, rispettivamente, all’esame finale dell’a.a. 2010-2011 e dell’a.a 2013-2014. Il primo gruppo di studenti ha elaborato il piano di assistenza impiegando le diagnosi NANDA-I 2009-11 e linguaggio non standardizzato per la descrizione di obiettivi e interventi. Il secondo gruppo ha utilizzato le diagnosi NANDA-I 2012-14 e le tassonomie NOC e NIC per l’individuazione di risultati attesi e interventi infermieristici. 4. Risultati Confrontando le pianificazioni, emerge che l’utilizzo delle tassonomie favorisce una scelta più ampia di interventi infermieristici per la soluzione delle diagnosi infermieristiche e una maggiore uniformità del linguaggio con cui si documenta la pianificazione dell’assistenza, oltre a un'indicazione più ampia di risultati attesi e relativi indicatori per la valutazione, individuati grazie alla tassonomia NOC. 5. Conclusioni I linguaggi infermieristici standardizzati permettono la condivisione consapevole e universale tra i professionisti della salute e gli utenti del processo assistenziale, contribuendo a rendere visibile il contributo che l’infermiere è in grado di apportare, all’interno del proprio ambito professionale di autonomia e responsabilità, in termini di risultati di salute raggiunti o mantenuti dall’assistito, dalla famiglia o dalla comunità. In particolare, la tassonomia NIC migliora la consapevolezza rispetto a quelli che possono essere gli interventi infermieristici utili a fornire risposte, basate sulle evidenze, ai problemi di salute, mentre la tassonomia NOC contribuisce a identificare indicatori sulla base dei quali si possono valutare e misurare gli scostamenti prodotti dall’infermiere, in termini di risultati di salute raggiunti o mantenuti con e per la persona assistita, in seguito agli interventi attuati dal professionista infermiere.Pubblicazioni consigliate
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