L'Autore commenta la sentenza 2016-536 QPC con la quale il Conseil constitutionnel ha respinto le questioni sollevate in relazione alla modifica legislativa approvata in Francia nel mese di novembre 2015 in tema di stato d'emergenza, eccezion fatta per quella concernente la tutela della vita privata a fronte della possibilità di sequestro di dati informatici, che viene invece accolta. In particolare, egli sottolinea come si deduca dalla pronuncia che la privacy non viene fatta prevalere sulla sicurezza, di cui si afferma a chiare lettere il valore costituzionale, se non per il fatto che la legge non prevedeva idonee garanzie a tutela della libertà del soggetto che poteva subire la limitazione di tale suo diritto. Nel condividere l'equilibrio della posizione assunta dal giudice costituzionale francese, l'Autore ne sottolinea anche la coerenza con le pronunce sul tema della Corte di Giustizia dell'Unione europea. Lo scritto si chiude con una considerazione critica sul ritiro del progetto di legge costituzionale volto ad inserire nella Carta fondamentale lo stato d'emergenza, in quanto, a giudizio dell'Autore, esso poteva rappresentare un'opportunità per porre limiti al futuro legislatore a garanzia dei diritti anche nella situazioni emergenziali.
La privacy al tempo dell'état d'urgence: il Conseil constitutionnel sentenzia correttamente / Scagliarini, Simone. - In: CONSULTA ONLINE. - ISSN 1971-9892. - ELETTRONICO. - 1:(2016), pp. 190-193.
La privacy al tempo dell'état d'urgence: il Conseil constitutionnel sentenzia correttamente
SCAGLIARINI, Simone
2016
Abstract
L'Autore commenta la sentenza 2016-536 QPC con la quale il Conseil constitutionnel ha respinto le questioni sollevate in relazione alla modifica legislativa approvata in Francia nel mese di novembre 2015 in tema di stato d'emergenza, eccezion fatta per quella concernente la tutela della vita privata a fronte della possibilità di sequestro di dati informatici, che viene invece accolta. In particolare, egli sottolinea come si deduca dalla pronuncia che la privacy non viene fatta prevalere sulla sicurezza, di cui si afferma a chiare lettere il valore costituzionale, se non per il fatto che la legge non prevedeva idonee garanzie a tutela della libertà del soggetto che poteva subire la limitazione di tale suo diritto. Nel condividere l'equilibrio della posizione assunta dal giudice costituzionale francese, l'Autore ne sottolinea anche la coerenza con le pronunce sul tema della Corte di Giustizia dell'Unione europea. Lo scritto si chiude con una considerazione critica sul ritiro del progetto di legge costituzionale volto ad inserire nella Carta fondamentale lo stato d'emergenza, in quanto, a giudizio dell'Autore, esso poteva rappresentare un'opportunità per porre limiti al futuro legislatore a garanzia dei diritti anche nella situazioni emergenziali.File | Dimensione | Formato | |
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