Questo prodotto di ricerca è pubblicato in un volume al quale hanno collaborato studiosi sia italiani che stranieri. Il volume presenta un taglio innovativo: esso intende mostrare la poliedrica attualità di Kant, ponendo al vaglio dei migliori interpreti della modernità (F. Nietzsche, Ch.S. Peirce, Th. Adorno, M. Heidegger, P. Ricœur, E. Bloch) concetti centrali della filosofia kantiana quali noumeno, antinomia, contingenza, libertà. Il contributo di Annamaria Contini si interroga sul significato che assume la ripresa di Kant nel quadro della riflessione etica sviluppata da Ricœur in“Sé come un altro”. Esso analizza in particolare il quarto capitolo (o “studio”) di quest’opera, dove Ricœur si rifà alla terza antinomia della ragion pura per affrontare un problema scaturito dal confronto tra filosofia analitica dell’azione ed ermeneutica del sé: che cosa distingue la possibilità di ascrivere in concreto un’azione a un agente da quella di attribuirla a un soggetto logico? È o non è giustificabile la sicurezza che l’agente ha di poter produrre cambiamenti nel mondo, cioè l’esperienza o il fatto primitivo della potenza d’agire? Ricostruendo la complessa argomentazione di Ricœur, Annamaria Contini mostra il ruolo strategico attribuito alla terza antinomia kantiana, che sul piano metodologico consente di fondare non dogmaticamente la potenza d’agire, mentre sul piano speculativo permette di pensare l’iniziativa dell’agente umano come una connessione tra più specie di causalità. Si evidenzia così la peculiare lettura della filosofia di Kant offerta da Ricœur, una lettura irriducibile a quella che era prevalsa nel neocriticismo francese e segnatamente nel “fenomenismo” di Charles Renouvier. Per Ricœur, la dialettica tra libertà e determinismo indica infatti una possibile transizione dall’epistemologia all’ontologia, delineando una strategia alternativa tanto al decostruzionismo di Nietzsche quanto alla filosofia analitica dell’azione.
Potenza d’agire. La terza antinomia kantiana nella riflessione etica di Paul Ricœur / Contini, Annamaria. - STAMPA. - 5:(2014), pp. 115-129.
Potenza d’agire. La terza antinomia kantiana nella riflessione etica di Paul Ricœur
CONTINI, Annamaria
2014
Abstract
Questo prodotto di ricerca è pubblicato in un volume al quale hanno collaborato studiosi sia italiani che stranieri. Il volume presenta un taglio innovativo: esso intende mostrare la poliedrica attualità di Kant, ponendo al vaglio dei migliori interpreti della modernità (F. Nietzsche, Ch.S. Peirce, Th. Adorno, M. Heidegger, P. Ricœur, E. Bloch) concetti centrali della filosofia kantiana quali noumeno, antinomia, contingenza, libertà. Il contributo di Annamaria Contini si interroga sul significato che assume la ripresa di Kant nel quadro della riflessione etica sviluppata da Ricœur in“Sé come un altro”. Esso analizza in particolare il quarto capitolo (o “studio”) di quest’opera, dove Ricœur si rifà alla terza antinomia della ragion pura per affrontare un problema scaturito dal confronto tra filosofia analitica dell’azione ed ermeneutica del sé: che cosa distingue la possibilità di ascrivere in concreto un’azione a un agente da quella di attribuirla a un soggetto logico? È o non è giustificabile la sicurezza che l’agente ha di poter produrre cambiamenti nel mondo, cioè l’esperienza o il fatto primitivo della potenza d’agire? Ricostruendo la complessa argomentazione di Ricœur, Annamaria Contini mostra il ruolo strategico attribuito alla terza antinomia kantiana, che sul piano metodologico consente di fondare non dogmaticamente la potenza d’agire, mentre sul piano speculativo permette di pensare l’iniziativa dell’agente umano come una connessione tra più specie di causalità. Si evidenzia così la peculiare lettura della filosofia di Kant offerta da Ricœur, una lettura irriducibile a quella che era prevalsa nel neocriticismo francese e segnatamente nel “fenomenismo” di Charles Renouvier. Per Ricœur, la dialettica tra libertà e determinismo indica infatti una possibile transizione dall’epistemologia all’ontologia, delineando una strategia alternativa tanto al decostruzionismo di Nietzsche quanto alla filosofia analitica dell’azione.File | Dimensione | Formato | |
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