Molte ricerche hanno messo in luce come l’elaborazione di immagini di oggetti afferrabili possa influenzare il nostro sistema motorio anche quando l’interazione reale con tali oggetti non è richiesta. È stato infatti dimostrato che anche la sola percezione di un oggetto implica l’attivazione di una serie di azioni congruenti con le proprietà visibili di quell’oggetto come, ad esempio, l’orientamento della sua parte afferrabile (i.e., effetto affordance). Negli ultimi anni lo studio delle affordance ha riscosso molto interesse tuttavia questo si è focalizzato principalmente sull’indagine di azioni semplici come ad esempio il raggiungimento e l’afferramento di un oggetto, tralasciando invece l’aspetto sociale dell’interazione motoria con gli oggetti. Ad esempio, è stato trascurato come le affordance di un oggetto possano modificarsi in funzione di una condizione sociale, cioè in funzione della presenza di altri agenti nel contesto in cui l’oggetto è inserito. Nel presente studio si è cercato di indagare se l’effetto affordance possa essere in un qualche modo modulato dalla presenza di altro agente attivo nel contesto sperimentale in cui un oggetto richiede una risposta. A tal fine è stata impiegata la condizione sperimentale più frequentemente utilizzata negli studi che hanno indagato il ruolo del contesto sociale sull’effetto Simon. I risultati evidenziano un pattern simile a quello emerso in tali studi. Infatti, nella condizione go/no-go l’effetto non è emerso, mentre si è osservato quando i partecipanti erano inseriti in una condizione sociale e condividevano l’esecuzione del compito. Da questi risultati si può preliminarmente concludere che l’effetto affordance e l’effetto Simon condividano alcuni meccanismi d’azione sia nella condizione individuale, sia in quella sociale.
L'effetto Affordance viene modulato dalla presenza di un secondo partecipante? / Roberto, Nicoletti; Luisa, Lugli; Antonello, Pellicano; Iani, Cristina; Rubichi, Sandro. - STAMPA. - (2014), pp. 199-209.
L'effetto Affordance viene modulato dalla presenza di un secondo partecipante?
IANI, Cristina;RUBICHI, Sandro
2014
Abstract
Molte ricerche hanno messo in luce come l’elaborazione di immagini di oggetti afferrabili possa influenzare il nostro sistema motorio anche quando l’interazione reale con tali oggetti non è richiesta. È stato infatti dimostrato che anche la sola percezione di un oggetto implica l’attivazione di una serie di azioni congruenti con le proprietà visibili di quell’oggetto come, ad esempio, l’orientamento della sua parte afferrabile (i.e., effetto affordance). Negli ultimi anni lo studio delle affordance ha riscosso molto interesse tuttavia questo si è focalizzato principalmente sull’indagine di azioni semplici come ad esempio il raggiungimento e l’afferramento di un oggetto, tralasciando invece l’aspetto sociale dell’interazione motoria con gli oggetti. Ad esempio, è stato trascurato come le affordance di un oggetto possano modificarsi in funzione di una condizione sociale, cioè in funzione della presenza di altri agenti nel contesto in cui l’oggetto è inserito. Nel presente studio si è cercato di indagare se l’effetto affordance possa essere in un qualche modo modulato dalla presenza di altro agente attivo nel contesto sperimentale in cui un oggetto richiede una risposta. A tal fine è stata impiegata la condizione sperimentale più frequentemente utilizzata negli studi che hanno indagato il ruolo del contesto sociale sull’effetto Simon. I risultati evidenziano un pattern simile a quello emerso in tali studi. Infatti, nella condizione go/no-go l’effetto non è emerso, mentre si è osservato quando i partecipanti erano inseriti in una condizione sociale e condividevano l’esecuzione del compito. Da questi risultati si può preliminarmente concludere che l’effetto affordance e l’effetto Simon condividano alcuni meccanismi d’azione sia nella condizione individuale, sia in quella sociale.Pubblicazioni consigliate
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