OBIETTIVI: La polmonite da Legionella spp è associata alla presenza di diversi fattori di rischio, in particolare malattie cronico degenerative, fumo di sigaretta, assunzione di alcool e droghe, e in generale con fenomeni di immunodepressione. I dati ufficiali delle notifiche riportano tuttavia una percentuale di circa il 50% di persone che ammalano in assenza di co-morbilità. Scopo dello studio è revisionare le schede di sorveglianza per la legionellosi per verificare se la mancata segnalazione di fattori di rischio sia un fenomeno reale o legato a carenze nella compilazione della scheda e/o a errata diagnosi. METO DI: Lo studio, condotto con metodologia casocontrollo, prevede di revisionare le schede di sorveglianza per la legionellosi pervenute alla Regione Emilia Romagna nel triennio 2009-2011. La prima fase riguarda una attenta rilettura delle schede per estrapolare quelle in cui non vengono segnalati fattori di rischio noti in grado di spiegare la malattia (“casi”). Successivamente ad ogni caso viene associato un paziente con polmonite da Legionella portatore di fattori di rischio noti estratto casualmente dall’intera lista (“controllo”). RISULTATI: Lo studio è in corso e si concluderà nel mese di settembre. Da una prima indagine è emerso che oltre il 20% delle schede raccolte negli anni presi in considerazione riguardano soggetti apparentemente privi di fattori associabili all’insorgenza della malattia. Il medico di famiglia ed i sanitari che hanno avuto in cura il paziente nel periodo della polmonite vengono contattati per completare la scheda. Particolare attenzione viene data alle indagini laboratoristiche svolte per stabilire l’origine della polmonite (antigene urinario, metodo colturale, sierologia ecc.) oltre all’indagine anamnestica successiva alla polmonite per comprendere se siano comparsi sintomi di malattie cronico-degenerative non riscontrabili al momento dell’evento. CONCLUSIONI: I risultati di questa indagine possono rivestire particolare interesse per la mancanza di informazioni scientifiche sulle caratteristiche dei soggetti malati di legionellosi, ma apparentemente privi di fattori di rischio associati ad infezioni da opportunisti. In particolare, lo studio intende distinguere se al momento dell’esordio non fossero presenti malattie immunodepressive comparse solo dopo l’evento oppure se sia opportuno consigliare maggiore attenzione nella compilazione delle schede e nella attribuzione al germe legionella della polmonite in relazione al tipo di indagine laboratoristica utilizzata.

APPROFONDIMENTO SUI FATTORI DI RISCHIO PER LA POLMONITE DA LEGIONELLA SPP: REVISIONE DEI CASI NOTIFICATI IN REGIONE EMILIA-ROMAGNA / F., Baldoni; C., Gualanduzzi; A. C., Finarelli; Bargellini, Annalisa; Borella, Paola; R., Cagarelli; Santangelo, Maddalena. - In: ANNALI DI IGIENE MEDICINA PREVENTIVA E DI COMUNITÀ. - ISSN 1120-9135. - STAMPA. - Volume XXV suppl. 2 al N. 3:(2013), pp. 365-366. (Intervento presentato al convegno Prevenzione e Sanità Pubblica al servizio del Paese. L’Igienista verso le nuove esigenze di salute tenutosi a S. Margherita di Pula (Cagliari) nel 3-6 ottobre 2012).

APPROFONDIMENTO SUI FATTORI DI RISCHIO PER LA POLMONITE DA LEGIONELLA SPP: REVISIONE DEI CASI NOTIFICATI IN REGIONE EMILIA-ROMAGNA

BARGELLINI, Annalisa;BORELLA, Paola;Santangelo, Maddalena
2013

Abstract

OBIETTIVI: La polmonite da Legionella spp è associata alla presenza di diversi fattori di rischio, in particolare malattie cronico degenerative, fumo di sigaretta, assunzione di alcool e droghe, e in generale con fenomeni di immunodepressione. I dati ufficiali delle notifiche riportano tuttavia una percentuale di circa il 50% di persone che ammalano in assenza di co-morbilità. Scopo dello studio è revisionare le schede di sorveglianza per la legionellosi per verificare se la mancata segnalazione di fattori di rischio sia un fenomeno reale o legato a carenze nella compilazione della scheda e/o a errata diagnosi. METO DI: Lo studio, condotto con metodologia casocontrollo, prevede di revisionare le schede di sorveglianza per la legionellosi pervenute alla Regione Emilia Romagna nel triennio 2009-2011. La prima fase riguarda una attenta rilettura delle schede per estrapolare quelle in cui non vengono segnalati fattori di rischio noti in grado di spiegare la malattia (“casi”). Successivamente ad ogni caso viene associato un paziente con polmonite da Legionella portatore di fattori di rischio noti estratto casualmente dall’intera lista (“controllo”). RISULTATI: Lo studio è in corso e si concluderà nel mese di settembre. Da una prima indagine è emerso che oltre il 20% delle schede raccolte negli anni presi in considerazione riguardano soggetti apparentemente privi di fattori associabili all’insorgenza della malattia. Il medico di famiglia ed i sanitari che hanno avuto in cura il paziente nel periodo della polmonite vengono contattati per completare la scheda. Particolare attenzione viene data alle indagini laboratoristiche svolte per stabilire l’origine della polmonite (antigene urinario, metodo colturale, sierologia ecc.) oltre all’indagine anamnestica successiva alla polmonite per comprendere se siano comparsi sintomi di malattie cronico-degenerative non riscontrabili al momento dell’evento. CONCLUSIONI: I risultati di questa indagine possono rivestire particolare interesse per la mancanza di informazioni scientifiche sulle caratteristiche dei soggetti malati di legionellosi, ma apparentemente privi di fattori di rischio associati ad infezioni da opportunisti. In particolare, lo studio intende distinguere se al momento dell’esordio non fossero presenti malattie immunodepressive comparse solo dopo l’evento oppure se sia opportuno consigliare maggiore attenzione nella compilazione delle schede e nella attribuzione al germe legionella della polmonite in relazione al tipo di indagine laboratoristica utilizzata.
2013
Volume XXV suppl. 2 al N. 3
365
366
F., Baldoni; C., Gualanduzzi; A. C., Finarelli; Bargellini, Annalisa; Borella, Paola; R., Cagarelli; Santangelo, Maddalena
APPROFONDIMENTO SUI FATTORI DI RISCHIO PER LA POLMONITE DA LEGIONELLA SPP: REVISIONE DEI CASI NOTIFICATI IN REGIONE EMILIA-ROMAGNA / F., Baldoni; C., Gualanduzzi; A. C., Finarelli; Bargellini, Annalisa; Borella, Paola; R., Cagarelli; Santangelo, Maddalena. - In: ANNALI DI IGIENE MEDICINA PREVENTIVA E DI COMUNITÀ. - ISSN 1120-9135. - STAMPA. - Volume XXV suppl. 2 al N. 3:(2013), pp. 365-366. (Intervento presentato al convegno Prevenzione e Sanità Pubblica al servizio del Paese. L’Igienista verso le nuove esigenze di salute tenutosi a S. Margherita di Pula (Cagliari) nel 3-6 ottobre 2012).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11380/983519
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