Viene illustrata la fase applicativa del progetto di controllo biologico al Cinipide del Castagno D. kuriphilus intrapreso in Emilia Romagna, utilizzando l’antagonista naturale, il parassitoide specifico Torymus sinensis. La produzione autonoma dei parassitoidi in regione è stata ottenuta tramite la gestione dei centri di moltiplicazione, ossia delle aree di moltiplicazione del parassitoide (idonei castagneti in cui era già stato effettuato il rilascio degli antagonisti naturali) unitamente ai laboratori attrezzati in cui personale qualificato mette in atto il protocollo di moltiplicazione dei parassitoidi appositamente modificato per sincronizzare l’ottenimento dei parassitoidi con le fasi fenologiche dei castagneti nei siti di rilascio presso le diverse aree castanicole individuate nel territorio regionale dai responsabili del Servizio Fitosanitario Regionale e dei Consorzi Fitosanitari Provinciali. In totale in Emilia-Romagna si è assistito ad una progressione da 12 lanci di T. sinensis (2011), a 62 (2012) a 155 (2013) ed il contributo dei due centri regionali di moltiplicazione è stato di fondamentale importanza, avendo garantito nel 2012 e nel 2013 rispettivamente il 63 % ed il 43 % del totale dei lanci effettuati.
Il contenimento del Cinipide del Castagno attraverso la diffusione del parassitoide Torymus sinensis: l’esperienza dell’Emilia-Romagna. Fase applicativa: I centri di moltiplicazione / Maistrello, Lara; Ferrari, R.. - ELETTRONICO. - (2013), pp. .-.. ( IV European Chestnut Meeting Bologna 12-13 Settembre).
Il contenimento del Cinipide del Castagno attraverso la diffusione del parassitoide Torymus sinensis: l’esperienza dell’Emilia-Romagna. Fase applicativa: I centri di moltiplicazione.
MAISTRELLO, Lara;
2013
Abstract
Viene illustrata la fase applicativa del progetto di controllo biologico al Cinipide del Castagno D. kuriphilus intrapreso in Emilia Romagna, utilizzando l’antagonista naturale, il parassitoide specifico Torymus sinensis. La produzione autonoma dei parassitoidi in regione è stata ottenuta tramite la gestione dei centri di moltiplicazione, ossia delle aree di moltiplicazione del parassitoide (idonei castagneti in cui era già stato effettuato il rilascio degli antagonisti naturali) unitamente ai laboratori attrezzati in cui personale qualificato mette in atto il protocollo di moltiplicazione dei parassitoidi appositamente modificato per sincronizzare l’ottenimento dei parassitoidi con le fasi fenologiche dei castagneti nei siti di rilascio presso le diverse aree castanicole individuate nel territorio regionale dai responsabili del Servizio Fitosanitario Regionale e dei Consorzi Fitosanitari Provinciali. In totale in Emilia-Romagna si è assistito ad una progressione da 12 lanci di T. sinensis (2011), a 62 (2012) a 155 (2013) ed il contributo dei due centri regionali di moltiplicazione è stato di fondamentale importanza, avendo garantito nel 2012 e nel 2013 rispettivamente il 63 % ed il 43 % del totale dei lanci effettuati.Pubblicazioni consigliate

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