OBIETTIVI: La presenza nell’aria di piscina di tricloroammina, sottoprodotto volatile ad azione irritante, viene frequentemente associata alla comparsa di sintomi respiratori e/o asmatici nei frequentatori di piscina. Un aspetto critico degli studi fin qui condotti riguarda la valutazione dell’esposizione, di solito condotta utilizzando indicatori di esposizione proxy e raramente mediante la determinazione analitica di tricloroammina nell’aria di piscina. Non esiste, infatti, a tutt’oggi un metodo analitico che possa essere adottato in modo semplice, maneggevole e poco costoso in indagini epidemiologiche su vasta scala. Recentemente è stato messo a punto un metodo colorimetrico di facile applicazione e di costo contenuto capace di rilevare in campioni ambientali la presenza di composti volatili del cloro tra cui la tricloroammina, certamente il composto più rappresentato per la sua elevata volatilità. Scopo del presente studio è stato quello di valutare la presenza di composti volatili (prevalentemente tricloroammina) nell’aria di piscina nel corso di una giornata di attività e di indagare quali parametri fisici e chimici che ne possono influenzare la diffusione. METODI: Lo studio è stato condotto in una piscina coperta di Modena nel 2010. Nel corso di alcune sedute di campionamento in differenti giornate di attività natatoria abbiamo effettuato 11 campionamenti di aria ambientale al giorno, campionando dalle 10,00 del mattino alla 22,00 circa. La determinazione di tricloroammina è stata effettuata utilizzando il metodo clororimetrico recentemente proposto da Predieri e Giacobazzi nel 2011. RISULTATI: I risultati dello studio evidenziano concentrazioni di tricloroammina relativamente elevate nelle giornate di campionamento, con valori compresi tra 0,9 mg/m3 e 1,5 mg/ m3, con un leggero incremento durante le ore centrali della giornata in cui è maggiore il numero di soggetti che svolgono attività natatoria in vasca. Le concentrazioni di tricloroammina nell’aria sono risultate del tutto sovrapponibili nelle giornate di campionamento a conferma della costante presenza di questo sottoprodotto in questi ambienti. Per quanto riguarda i parametri chimici esaminati, il cloro residuo libero e soprattutto quello combinato sono risultati correlati ai valori di tricloroammina. Il numero di nuotatori in vasca non sembra influenzare in modo significativo la presenza di tricloroammina nell’aria nei vari momenti della giornata. CONCLUSIONI: Le concentrazioni di tricloroammina nell’aria di piscina sono risultate mediamente superiori ai livelli raccomandati nelle linee guida dell’OMS e costanti nell’arco della giornata, senza fluttuazioni legate al numero dei bagnanti in vasca.
Tricloroammina nell’aria di piscine coperte: approfondimenti metodologici / Fantuzzi, Guglielmina; Righi, Elena; Predieri, Guerrino; Aggazzotti, Gabriella. - In: ANNALI DI IGIENE MEDICINA PREVENTIVA E DI COMUNITÀ. - ISSN 1120-9135. - STAMPA. - 25 (suppl.2):(2013), pp. 350-350. (Intervento presentato al convegno “PREVENZIONE E SANITÀ PUBBLICA AL SERVIZIO DEL PAESE. l’Igienista verso le nuove esigenze di salute” tenutosi a Santa Margherita di Pula, Cagliari nel 3/6 ottobre 2012.).
Tricloroammina nell’aria di piscine coperte: approfondimenti metodologici.
FANTUZZI, Guglielmina;RIGHI, Elena;PREDIERI, Guerrino;AGGAZZOTTI, Gabriella
2013
Abstract
OBIETTIVI: La presenza nell’aria di piscina di tricloroammina, sottoprodotto volatile ad azione irritante, viene frequentemente associata alla comparsa di sintomi respiratori e/o asmatici nei frequentatori di piscina. Un aspetto critico degli studi fin qui condotti riguarda la valutazione dell’esposizione, di solito condotta utilizzando indicatori di esposizione proxy e raramente mediante la determinazione analitica di tricloroammina nell’aria di piscina. Non esiste, infatti, a tutt’oggi un metodo analitico che possa essere adottato in modo semplice, maneggevole e poco costoso in indagini epidemiologiche su vasta scala. Recentemente è stato messo a punto un metodo colorimetrico di facile applicazione e di costo contenuto capace di rilevare in campioni ambientali la presenza di composti volatili del cloro tra cui la tricloroammina, certamente il composto più rappresentato per la sua elevata volatilità. Scopo del presente studio è stato quello di valutare la presenza di composti volatili (prevalentemente tricloroammina) nell’aria di piscina nel corso di una giornata di attività e di indagare quali parametri fisici e chimici che ne possono influenzare la diffusione. METODI: Lo studio è stato condotto in una piscina coperta di Modena nel 2010. Nel corso di alcune sedute di campionamento in differenti giornate di attività natatoria abbiamo effettuato 11 campionamenti di aria ambientale al giorno, campionando dalle 10,00 del mattino alla 22,00 circa. La determinazione di tricloroammina è stata effettuata utilizzando il metodo clororimetrico recentemente proposto da Predieri e Giacobazzi nel 2011. RISULTATI: I risultati dello studio evidenziano concentrazioni di tricloroammina relativamente elevate nelle giornate di campionamento, con valori compresi tra 0,9 mg/m3 e 1,5 mg/ m3, con un leggero incremento durante le ore centrali della giornata in cui è maggiore il numero di soggetti che svolgono attività natatoria in vasca. Le concentrazioni di tricloroammina nell’aria sono risultate del tutto sovrapponibili nelle giornate di campionamento a conferma della costante presenza di questo sottoprodotto in questi ambienti. Per quanto riguarda i parametri chimici esaminati, il cloro residuo libero e soprattutto quello combinato sono risultati correlati ai valori di tricloroammina. Il numero di nuotatori in vasca non sembra influenzare in modo significativo la presenza di tricloroammina nell’aria nei vari momenti della giornata. CONCLUSIONI: Le concentrazioni di tricloroammina nell’aria di piscina sono risultate mediamente superiori ai livelli raccomandati nelle linee guida dell’OMS e costanti nell’arco della giornata, senza fluttuazioni legate al numero dei bagnanti in vasca.Pubblicazioni consigliate
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