Sul ruolo dei Comuni nelle politiche di sicurezza urbana vi sono tre fondamentali nodi da sciogliere. Il primo è quello della polizia ministrativa locale che, dopo la riforma del quinto titolo della Costituzione, ci vede ancora privi di una legge ordinaria che tenga una funzione così delicata in equilibrio nel pericoloso oscillare tra una mera attività amministrativa ed un'attività di polizia dai confini non ben chiariti con la sicurezza pubblica. Il secondo tema riguarda la definizione di sicurezza urbana, legata alla maggiore consapevolezza che, oltre al coinvolgimnento dei Comuni nella sicurezza pubblica, è maturata la consapevolezza del loro importante ruolo nel presidiare alcuni fenomeni legati a squilibri e criticità che richiedono interventi integrati, finalizzati a governare alcuni rischi in sinergia con l'ordinaria azione amministrativa dell'ente. Il terzo profilo è quello delle ordinanze che, oltre ad una più puntuale individuazione dei contenuti della sicurezza urbana, comportano si proceda sollecitamente all'approfondimento del ruolo da attribuire ai Regolamenti di polizia urbana, che deve sciogliere anche l'asimmetria che prevede il concorso del Prefetto per le ordinanze e non per i regolamenti. Sullo sfondo si pongono due esigenze che condizionano la possibilità di sciogliere i nodi indicati La prima riguarda l'inquadramento e le funzioni della polizia locale, la cui definizione blocca il disegno di legge complessivo (Barbolini Saia) sulla sicurezza urbana e sulla realizzazione delle politiche integrate dopo le modifiche costituzionali. L'altro è quello del Sindaco Ufficiale di Governo alla cui utilizzazione nella disciplina del Testo unico sugli Enti locali pare contraddire il più appropriato ruolo di Responsabile della Comunità, coerente con quell'autonomia originaria dell'Ente Comune inrìtrodotta nella Costituzione.
La sicurezza urbana: il ruolo dei Comuni / Pighi, Giorgio. - STAMPA. - 1:(2010), pp. 55-59. (Intervento presentato al convegno La sicurezza urbana: il ruolo dei Comuni tenutosi a Roma nel 16 febbraio 2010).
La sicurezza urbana: il ruolo dei Comuni
PIGHI, Giorgio
2010
Abstract
Sul ruolo dei Comuni nelle politiche di sicurezza urbana vi sono tre fondamentali nodi da sciogliere. Il primo è quello della polizia ministrativa locale che, dopo la riforma del quinto titolo della Costituzione, ci vede ancora privi di una legge ordinaria che tenga una funzione così delicata in equilibrio nel pericoloso oscillare tra una mera attività amministrativa ed un'attività di polizia dai confini non ben chiariti con la sicurezza pubblica. Il secondo tema riguarda la definizione di sicurezza urbana, legata alla maggiore consapevolezza che, oltre al coinvolgimnento dei Comuni nella sicurezza pubblica, è maturata la consapevolezza del loro importante ruolo nel presidiare alcuni fenomeni legati a squilibri e criticità che richiedono interventi integrati, finalizzati a governare alcuni rischi in sinergia con l'ordinaria azione amministrativa dell'ente. Il terzo profilo è quello delle ordinanze che, oltre ad una più puntuale individuazione dei contenuti della sicurezza urbana, comportano si proceda sollecitamente all'approfondimento del ruolo da attribuire ai Regolamenti di polizia urbana, che deve sciogliere anche l'asimmetria che prevede il concorso del Prefetto per le ordinanze e non per i regolamenti. Sullo sfondo si pongono due esigenze che condizionano la possibilità di sciogliere i nodi indicati La prima riguarda l'inquadramento e le funzioni della polizia locale, la cui definizione blocca il disegno di legge complessivo (Barbolini Saia) sulla sicurezza urbana e sulla realizzazione delle politiche integrate dopo le modifiche costituzionali. L'altro è quello del Sindaco Ufficiale di Governo alla cui utilizzazione nella disciplina del Testo unico sugli Enti locali pare contraddire il più appropriato ruolo di Responsabile della Comunità, coerente con quell'autonomia originaria dell'Ente Comune inrìtrodotta nella Costituzione.File | Dimensione | Formato | |
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