I notai modenesi nel medioevo, come dovunque in Italia, erano riuniti in corporazione e regolavano la loro attività mediante statuti. Anche le leggi del Comune cittadino davano molta importanza ai notai, che erano considerati i custodi della “pubblica fiducia” (publica fides) e della veridicità dei documenti. A partire dal XVII secolo, anche i duchi d’Este cominciarono a intervenire con le loro leggi, soprattutto per regolare il funzionamento degli “Archivi”, cioè dei luoghi dove erano conservati i documenti originali. Nel XVIII secolo, i notai persero progressivamente la loro autonomia e dovettero sottostare a una rigida legislazione che imponeva loro una buona preparazione giuridica, li distribuiva sul territorio e dettava le regole del loro lavoro. Nell’Ottocento, i duchi d’este ereditarono l’impianto accentratore delle riforme napoleoniche, facendo del notaio sempre di più una figura simile a un funzionario statale. In the Middle Ages, the notaries of Modena, as everywhere in Italy, formed guilds that were regulated by statuta. Also the laws of the Commune lent great importance to notaries, because they were considered as the guardians of the publica fides (“public trust”) and of the truthfulness of the documents. Starting from the 17th century also the Dukes of Este came into play with their own laws, especially to control the functioning of the “Archives”, i.e. the places where original documents were kept. In the 18th century, notaries gradually lost their independence and had to submit to a strict legislation imposing them a sound juridical training, their allocation across the Duchy and the rules of their work. In the 19th century the Dukes of Este were influenced by the centralized organization of the Napoleonic reforms and transformed the notary into a civil servant.
Da notaio di città a notaio di Stato. La normativa nel Ducato estense (secc. XVII-XIX) / Tavilla, Carmelo Elio. - STAMPA. - 89:(2013), pp. 143-180.
Da notaio di città a notaio di Stato. La normativa nel Ducato estense (secc. XVII-XIX)
TAVILLA, Carmelo Elio
2013
Abstract
I notai modenesi nel medioevo, come dovunque in Italia, erano riuniti in corporazione e regolavano la loro attività mediante statuti. Anche le leggi del Comune cittadino davano molta importanza ai notai, che erano considerati i custodi della “pubblica fiducia” (publica fides) e della veridicità dei documenti. A partire dal XVII secolo, anche i duchi d’Este cominciarono a intervenire con le loro leggi, soprattutto per regolare il funzionamento degli “Archivi”, cioè dei luoghi dove erano conservati i documenti originali. Nel XVIII secolo, i notai persero progressivamente la loro autonomia e dovettero sottostare a una rigida legislazione che imponeva loro una buona preparazione giuridica, li distribuiva sul territorio e dettava le regole del loro lavoro. Nell’Ottocento, i duchi d’este ereditarono l’impianto accentratore delle riforme napoleoniche, facendo del notaio sempre di più una figura simile a un funzionario statale. In the Middle Ages, the notaries of Modena, as everywhere in Italy, formed guilds that were regulated by statuta. Also the laws of the Commune lent great importance to notaries, because they were considered as the guardians of the publica fides (“public trust”) and of the truthfulness of the documents. Starting from the 17th century also the Dukes of Este came into play with their own laws, especially to control the functioning of the “Archives”, i.e. the places where original documents were kept. In the 18th century, notaries gradually lost their independence and had to submit to a strict legislation imposing them a sound juridical training, their allocation across the Duchy and the rules of their work. In the 19th century the Dukes of Este were influenced by the centralized organization of the Napoleonic reforms and transformed the notary into a civil servant.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
TAVILLApdf.pdf
Accesso riservato
Tipologia:
Versione originale dell'autore proposta per la pubblicazione
Dimensione
367.37 kB
Formato
Adobe PDF
|
367.37 kB | Adobe PDF | Visualizza/Apri Richiedi una copia |
Pubblicazioni consigliate
I metadati presenti in IRIS UNIMORE sono rilasciati con licenza Creative Commons CC0 1.0 Universal, mentre i file delle pubblicazioni sono rilasciati con licenza Attribuzione 4.0 Internazionale (CC BY 4.0), salvo diversa indicazione.
In caso di violazione di copyright, contattare Supporto Iris