Nella nostra casistica i soggetti che soffrono di cefalea cronica ed usano quotidianamente analgesici hanno un’età media di 51 anni anche se il range è ampio (20-70 anni); sono soprattutto pazienti di sesso femminile (F/M=4:1) che dicono di aver sofferto all’esordio di una cefalea episodica (91%); usano prevalentemente OTC (58%) e assumono in maggioranza associazioni analgesiche contenenti più principi attivi (89%); il 64.7% dice di utilizzare sempre un solo tipo di analgesico ma il 68% assume almeno due dosi al giorno. La maggioranza (84%) dice di assumere l’analgesico per poter far fronte alle attività quotidiane nonostante la cefalea; il 70% dei pazienti continua nell’uso dell’analgesico nonostante la presenza di effetti collaterali che riconosce come esacerbati da tale uso. Circa il 39% dei pazienti riferisce di aver tentato ripetutamente di ridurre o interrompere l’assunzione di farmaci analgesici senza riuscirvi (36). Le persone che soffrono di cefalea cronica sono soggette ad una grande polimedicazione: oltre l’82% assume anche farmaci di altre categorie terapeutiche: antipertensivi, antiulcera, procinetici, tranquillanti, lassativi, antidepressivi, ed altri ancora. Il 55 % soffre di disturbi organici concomitanti (gastropatie, ipertensione, anemia, tiroidite, insufficienza renale cronica, stipsi) e il 65% ha comorbidità psichiatrica, soprattutto depressione (46).

Modalità d’uso e tossicità delle associazioni analgesiche nei soggetti con cefalea cronica quotidiana / Ferrari, Anna; Giroldi, L; Malferrari, G; Bergonzini, G; Pini, Luigi Alberto; Sternieri, E.. - STAMPA. - (1991), pp. 271-282. (Intervento presentato al convegno X Congresso Nazionale Società Italiana per lo Studio delle Cefalee tenutosi a Milano nel 19-21 Aprile 1990).

Modalità d’uso e tossicità delle associazioni analgesiche nei soggetti con cefalea cronica quotidiana

FERRARI, Anna;PINI, Luigi Alberto;
1991

Abstract

Nella nostra casistica i soggetti che soffrono di cefalea cronica ed usano quotidianamente analgesici hanno un’età media di 51 anni anche se il range è ampio (20-70 anni); sono soprattutto pazienti di sesso femminile (F/M=4:1) che dicono di aver sofferto all’esordio di una cefalea episodica (91%); usano prevalentemente OTC (58%) e assumono in maggioranza associazioni analgesiche contenenti più principi attivi (89%); il 64.7% dice di utilizzare sempre un solo tipo di analgesico ma il 68% assume almeno due dosi al giorno. La maggioranza (84%) dice di assumere l’analgesico per poter far fronte alle attività quotidiane nonostante la cefalea; il 70% dei pazienti continua nell’uso dell’analgesico nonostante la presenza di effetti collaterali che riconosce come esacerbati da tale uso. Circa il 39% dei pazienti riferisce di aver tentato ripetutamente di ridurre o interrompere l’assunzione di farmaci analgesici senza riuscirvi (36). Le persone che soffrono di cefalea cronica sono soggette ad una grande polimedicazione: oltre l’82% assume anche farmaci di altre categorie terapeutiche: antipertensivi, antiulcera, procinetici, tranquillanti, lassativi, antidepressivi, ed altri ancora. Il 55 % soffre di disturbi organici concomitanti (gastropatie, ipertensione, anemia, tiroidite, insufficienza renale cronica, stipsi) e il 65% ha comorbidità psichiatrica, soprattutto depressione (46).
1991
X Congresso Nazionale Società Italiana per lo Studio delle Cefalee
Milano
19-21 Aprile 1990
271
282
Ferrari, Anna; Giroldi, L; Malferrari, G; Bergonzini, G; Pini, Luigi Alberto; Sternieri, E.
Modalità d’uso e tossicità delle associazioni analgesiche nei soggetti con cefalea cronica quotidiana / Ferrari, Anna; Giroldi, L; Malferrari, G; Bergonzini, G; Pini, Luigi Alberto; Sternieri, E.. - STAMPA. - (1991), pp. 271-282. (Intervento presentato al convegno X Congresso Nazionale Società Italiana per lo Studio delle Cefalee tenutosi a Milano nel 19-21 Aprile 1990).
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