Il glutatione è stato caratterizzato strutturalmente nel 1929 come un tripeptide formato da acido glutammico, cisteina, glicina. E' indicato con la sigla GSH poichè le sue funzioni biologiche sono principalmente associate alla presenza del gruppo sulfidrilico della cisteina che ne determina la forma attiva e lo differenzia dalla forma ossidata indicata come GSSG. In molte cellule il GSH rappresenta più del 90% dei gruppi sulfidrilici non proteici ed è pertanto il più abbondante peptide a basso peso molecolare. Il fegato sembra essere il più grande produttore e consumatore di GSH ridotto. Il GSH è il principale composto tiolico presente nel SNC dove raggiunge la massima concentrazione nella corteccia. Si ritiene che il glutatione sia importante nel determinare l'inizio e la progressione dei meccanismi di attivazione linfocitaria svolgendo quindi un ruolo nella difesa immunitaria.
Significato biologico e possibili applicazioni cliniche del glutatione / Trenti, T; Pini, Luigi Alberto; Pagliani, L; Ferrari, Anna; Sternieri, E.. - STAMPA. - 3:(1991), pp. 21-42.
Significato biologico e possibili applicazioni cliniche del glutatione
PINI, Luigi Alberto;FERRARI, Anna;
1991
Abstract
Il glutatione è stato caratterizzato strutturalmente nel 1929 come un tripeptide formato da acido glutammico, cisteina, glicina. E' indicato con la sigla GSH poichè le sue funzioni biologiche sono principalmente associate alla presenza del gruppo sulfidrilico della cisteina che ne determina la forma attiva e lo differenzia dalla forma ossidata indicata come GSSG. In molte cellule il GSH rappresenta più del 90% dei gruppi sulfidrilici non proteici ed è pertanto il più abbondante peptide a basso peso molecolare. Il fegato sembra essere il più grande produttore e consumatore di GSH ridotto. Il GSH è il principale composto tiolico presente nel SNC dove raggiunge la massima concentrazione nella corteccia. Si ritiene che il glutatione sia importante nel determinare l'inizio e la progressione dei meccanismi di attivazione linfocitaria svolgendo quindi un ruolo nella difesa immunitaria.Pubblicazioni consigliate
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