L’emicrania cronica complicata da medication-overuse è un disturbo disabilitante, che causa un’enorme sofferenza, costi sociali altissimi ed è difficile da trattare. E’ quindi indispensabile tentare di prevenirla. A questo fine si raccomanda che i pazienti emicranici con attacchi gravi e frequenti ricevano, oltre alla diagnosi: 1.un trattamento efficace dell’attacco; 2. l’inizio precoce di una terapia di profilassi adeguata per dosaggio e durata; l’individuazione e la terapia di eventuali comorbidità e fattori modificabili di rischio di progressione. Teoricamente un’inizio precoce, aggressivo della terapia di profilassi dovrebbe essere l’intervento decisivo per prevenire la cronicizzazione. I farmaci per la profilassi dell’emicrania, anche quelli di prima scelta, hanno una efficacia limitata. Circa il 50% dei pazienti può aspettarsi una riduzione del 50% degli attacchi. L’altro 50% sperimenta gli effetti collaterali del farmaco in assenza di benefici significativi. Tutti i trattamenti di profilassi agiscono poco o nulla sulle caratteristiche intrinseche degli attacchi, non modificano in modo significativo gravità e durata degli attacchi. Inoltre la scelta è empirica in quanto non ci sono elementi predittivi di efficacia.
L’evoluzione clinica dell’emicrania può essere modificata dalla modulazione della terapia / Sternieri, E; Ferrari, Anna. - STAMPA. - (1998), pp. 81-82. (Intervento presentato al convegno Atti del Corso di Aggiornamento Nazionale organizzato dalla Societa’ Italiana per lo Studio delle Cefalee tenutosi a Caserta nel 6-9 dicembre 1998).
L’evoluzione clinica dell’emicrania può essere modificata dalla modulazione della terapia
FERRARI, Anna
1998
Abstract
L’emicrania cronica complicata da medication-overuse è un disturbo disabilitante, che causa un’enorme sofferenza, costi sociali altissimi ed è difficile da trattare. E’ quindi indispensabile tentare di prevenirla. A questo fine si raccomanda che i pazienti emicranici con attacchi gravi e frequenti ricevano, oltre alla diagnosi: 1.un trattamento efficace dell’attacco; 2. l’inizio precoce di una terapia di profilassi adeguata per dosaggio e durata; l’individuazione e la terapia di eventuali comorbidità e fattori modificabili di rischio di progressione. Teoricamente un’inizio precoce, aggressivo della terapia di profilassi dovrebbe essere l’intervento decisivo per prevenire la cronicizzazione. I farmaci per la profilassi dell’emicrania, anche quelli di prima scelta, hanno una efficacia limitata. Circa il 50% dei pazienti può aspettarsi una riduzione del 50% degli attacchi. L’altro 50% sperimenta gli effetti collaterali del farmaco in assenza di benefici significativi. Tutti i trattamenti di profilassi agiscono poco o nulla sulle caratteristiche intrinseche degli attacchi, non modificano in modo significativo gravità e durata degli attacchi. Inoltre la scelta è empirica in quanto non ci sono elementi predittivi di efficacia.Pubblicazioni consigliate
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