Effetti persuasivi della comunicazione nella selezione dei siti internet

Internet é diventato per molti il primo strumento cui rivolgersi per acquisire informazione. Tuttavia i problemi non mancano. In particolare, il problema principale si può riassumere nell'osservazione che non basta avere a disposizione milioni di fonti per trovare ciò che si cerca. Al contrario, la vastità delle risorse può diventare un ostacolo insormontabile. La ricerca di un certo volume in una biblioteca, ad esempio, é semplificata dall'esistenza di un sistema di archiviazione standard che permette l'individuazione rapida del testo cercato. Diversamente, nel caso della ricerca in rete, i 'volumi' non sono ordinati secondo alcun criterio, ma semplicemente ammassati e resi disponibili. Per questo, spesso, trovare ciò che si cerca equivale alla classica situazione di cercare un ago in un pagliaio. Le ricerche che di recente si sono occupate dello studio del comportamento d'uso dei motori di ricerca (p. es.: Koenemann e altri 1996; Shneiderman e altri.; 1998; Eastman, 1999) si sono concentrate prevalentemente sulle condizioni di efficacia/efficienza del loro funzionamento, trascurando l'analisi degli elementi motivazionali (riferibili all'utente) e più propriamente comunicativi (riferibili al formato di presentazione del messaggio) dell'interazione. In questo senso, lo studio che viene presentato di seguito rappresenta un tentativo di riavvicinare teoria e ricerca sperimentale nell'ambito delle tecnologie della comunicazione. Facendo riferimento ad un modello teorico più volte sperimentato la ricerca si focalizza, rispetto alle quattro fasi più sopra riportate, sulla fase di rassegna per comprendere come la rilevanza soggettiva influenzi le strategie decisionali su cui si basa la selezione della fonte informativa.