Scopo del presente studio pilota, randomizzato e controllato è quello di comparare l’efficacia clinica dei soli derivati proteici della matrice dello smalto (EMP) rispetto all’associazione di EMP e derivati xenografici di osso bovino (BPBM) nel trattamento di difetti intraossei profondi in termini di riduzione radiografica del difetto utilizzando tecniche di chirurgia minimamente invasiva. Materiali e Metodi: Sono stati inclusi nello studio 4 pazienti, di età media di 54,75 ± 7,9 (compresa tra i 44 e i 62 anni), due di sesso maschile e due di sesso femminile con difetti angolari soddisfacenti i criteri di inclusione in tutti i casi a livello premolare. I pazienti venivano scelti tra coloro che soffrivano di parodontite cronica moderata o grave. Lo studio a split-mouth poneva a confronto 2 differenti strategie di trattamento; lo stesso accesso chirurgico, basato su principi di chirurgia minimamente invasiva e preservazione papillare, veniva attuato su difetti intraossei angolari nell’ambito della stessa arcata ma a split-mouth. La scelta del sito che doveva essere trattato con EMP (trattamento gruppo 1 - TG1) e, di conseguenza, di quello controlaterale trattato con EMP + BPBM (trattamento gruppo 2 – TG2), era basata su un criterio di randomizzazione semplice. Le misurazioni radiologiche, che costituiscono la base sperimentale del presente studio, erano eseguite mediante un centratore (Rinn, Dentsply, Weybridge, UK) reso individuale mediante un “bite” in silicone. Le valutazioni erano eseguite in fase iniziale (fase T0), immediatamente dopo l’intervento (T1), a 1 mese (T2) ed a 6 mesi dall’intervento (T3). Venivano registrate le seguenti misure lineari: - Profondità della componente intraossea del difetto (IBC) considerandola come la distanza verticale intercorrente (in mm) dalla cresta ossea al punto più apicale del difetto - Angolo del difetto (DA); misurato in gradi e definito come l’angolo compreso tra il profilo della radice e la parete verticale ossea del difetto. Risultati: L’analisi dei valori di IBC durante le fasi operative successive al baseline (dove vi era sovrapponibilità statistica tria i 2 gruppi) dava i seguenti risultati: in faseT0 non rilevava significatività statistica tra TG1 e TG2, tale significatività era, invece, presente in fase T1 e T2 e, di nuovo, non si rilevava significatività in fase T3. L’indagine longitudinale rispetto ai differenti gruppi presentava risultati significativi sia per TG1 che per TG2. Analizzando in dettaglio il risultato mediante test per confronti multipli risultava che nel TG1 si rilevava differenza significativa la fase T0 e la fase T3 e tra la fase T1 e la T3. Per quanto riguarda invece TG2 si verificavano differenze significative tra la fase T0 e la T1, tra la T0 e la T2 ma non per altre combinazioni di fasi come, ad esempio, tra T0 e T3. Conclusioni: Nel nostro studio abbiamo ottenuto risultati favorevoli a 6 mesi con entrambe le tipologie di innesto. In TG1, nella fase T1, in termini assoluti e senza rilevanza statistica, si osservano risultati peggiori rispetto a T0; i valori, poi, migliorano sino a T3, fase in cui non si osservano significatività statistiche rispetto a T3 di TG2. In quest’ultimo gruppo, viceversa, in T1 si assiste a risultati, in termini assoluti, migliori che a T3, senza che, tuttavia, vi siano significatività statistiche nella comparazione tra T1 con T3 per TG2. I risultati emersi si sono dimostrati assai interessanti in quanto si è osservato che i soli EMP sarebbero in grado di garantire risultati radiologici sovrapponibili a quelli ottenibili con i BPBM in rapporto però a ben precise tipologie di difetto e con tecniche chirurgiche metodologicamente avanzate

Derivati proteici della matrice dello smalto ed osso poroso di derivazione bovina nel trattamento rigenerativo dei difetti intraossei con principi di chirurgia minimamente invasiva: uno studio pilota / Bertoldi, Carlo; Zaffe, Davide; Lucchi, A.; Giannetti, Luca; Consolo, Ugo. - In: DOCTOR. OS. - ISSN 1120-7140. - STAMPA. - 19 (Suppl.1):(2008), pp. 163-167.

Derivati proteici della matrice dello smalto ed osso poroso di derivazione bovina nel trattamento rigenerativo dei difetti intraossei con principi di chirurgia minimamente invasiva: uno studio pilota.

BERTOLDI, Carlo;ZAFFE, Davide;GIANNETTI, Luca;CONSOLO, Ugo
2008

Abstract

Scopo del presente studio pilota, randomizzato e controllato è quello di comparare l’efficacia clinica dei soli derivati proteici della matrice dello smalto (EMP) rispetto all’associazione di EMP e derivati xenografici di osso bovino (BPBM) nel trattamento di difetti intraossei profondi in termini di riduzione radiografica del difetto utilizzando tecniche di chirurgia minimamente invasiva. Materiali e Metodi: Sono stati inclusi nello studio 4 pazienti, di età media di 54,75 ± 7,9 (compresa tra i 44 e i 62 anni), due di sesso maschile e due di sesso femminile con difetti angolari soddisfacenti i criteri di inclusione in tutti i casi a livello premolare. I pazienti venivano scelti tra coloro che soffrivano di parodontite cronica moderata o grave. Lo studio a split-mouth poneva a confronto 2 differenti strategie di trattamento; lo stesso accesso chirurgico, basato su principi di chirurgia minimamente invasiva e preservazione papillare, veniva attuato su difetti intraossei angolari nell’ambito della stessa arcata ma a split-mouth. La scelta del sito che doveva essere trattato con EMP (trattamento gruppo 1 - TG1) e, di conseguenza, di quello controlaterale trattato con EMP + BPBM (trattamento gruppo 2 – TG2), era basata su un criterio di randomizzazione semplice. Le misurazioni radiologiche, che costituiscono la base sperimentale del presente studio, erano eseguite mediante un centratore (Rinn, Dentsply, Weybridge, UK) reso individuale mediante un “bite” in silicone. Le valutazioni erano eseguite in fase iniziale (fase T0), immediatamente dopo l’intervento (T1), a 1 mese (T2) ed a 6 mesi dall’intervento (T3). Venivano registrate le seguenti misure lineari: - Profondità della componente intraossea del difetto (IBC) considerandola come la distanza verticale intercorrente (in mm) dalla cresta ossea al punto più apicale del difetto - Angolo del difetto (DA); misurato in gradi e definito come l’angolo compreso tra il profilo della radice e la parete verticale ossea del difetto. Risultati: L’analisi dei valori di IBC durante le fasi operative successive al baseline (dove vi era sovrapponibilità statistica tria i 2 gruppi) dava i seguenti risultati: in faseT0 non rilevava significatività statistica tra TG1 e TG2, tale significatività era, invece, presente in fase T1 e T2 e, di nuovo, non si rilevava significatività in fase T3. L’indagine longitudinale rispetto ai differenti gruppi presentava risultati significativi sia per TG1 che per TG2. Analizzando in dettaglio il risultato mediante test per confronti multipli risultava che nel TG1 si rilevava differenza significativa la fase T0 e la fase T3 e tra la fase T1 e la T3. Per quanto riguarda invece TG2 si verificavano differenze significative tra la fase T0 e la T1, tra la T0 e la T2 ma non per altre combinazioni di fasi come, ad esempio, tra T0 e T3. Conclusioni: Nel nostro studio abbiamo ottenuto risultati favorevoli a 6 mesi con entrambe le tipologie di innesto. In TG1, nella fase T1, in termini assoluti e senza rilevanza statistica, si osservano risultati peggiori rispetto a T0; i valori, poi, migliorano sino a T3, fase in cui non si osservano significatività statistiche rispetto a T3 di TG2. In quest’ultimo gruppo, viceversa, in T1 si assiste a risultati, in termini assoluti, migliori che a T3, senza che, tuttavia, vi siano significatività statistiche nella comparazione tra T1 con T3 per TG2. I risultati emersi si sono dimostrati assai interessanti in quanto si è osservato che i soli EMP sarebbero in grado di garantire risultati radiologici sovrapponibili a quelli ottenibili con i BPBM in rapporto però a ben precise tipologie di difetto e con tecniche chirurgiche metodologicamente avanzate
2008
19 (Suppl.1)
163
167
Derivati proteici della matrice dello smalto ed osso poroso di derivazione bovina nel trattamento rigenerativo dei difetti intraossei con principi di chirurgia minimamente invasiva: uno studio pilota / Bertoldi, Carlo; Zaffe, Davide; Lucchi, A.; Giannetti, Luca; Consolo, Ugo. - In: DOCTOR. OS. - ISSN 1120-7140. - STAMPA. - 19 (Suppl.1):(2008), pp. 163-167.
Bertoldi, Carlo; Zaffe, Davide; Lucchi, A.; Giannetti, Luca; Consolo, Ugo
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