Scopo del presente studio è sviluppare un protocollo semplice per la riduzione delle dosi dell’anticoagulante che conduce ad ottenere valori di INR compresi tra 1,5 e 2, considerati come sicuri in previsione di manovre chirurgiche. Tale protocollo, applicato prima di ogni intervento chirurgico odontoiatrico, valuta da un lato l’eventuale rischio più o meno significativo emorragico e dall’altro l’eventuale sviluppo di complicanze trombotiche. Materiali e Metodi: Nello studio proposto sono stati considerati 78 pazienti (46 uomini e 32 donne) sottoposti a terapia continua con Warfarin, inviati nel reparto di ematologia dalla clinica odontoiatrica di Modena. La media dell’età dei pazienti era di 62 anni con un range che andava dai 24 ai 92 anni di età. Per ogni paziente è stato applicato il seguente protocollo di diminuzione della terapia con Warfarin, puntando così ad ottenere un valore di INR tra 1,5 e 2: 4, 3, 2 giorni prma dell’estrazione: metà della dose abituale il giorno prima: dose piena 6 ore dopo l’estrazione: dose doppia Risultati: In seguito all’applicazione del protocollo 71 pazienti (93%) hanno riportato valori di INR compresi tra 1,50 e 2, solamente su 2 pazienti (3%) si sono riscontrati valori magiori di 2 ma sempre al di sotto di 2,12. i valori di INR inferiori a 1,50 sono stati misurati in 5 casi (4%) ma non hanno mai raggiunto valori inferiori a 1,40. la chirurgia è stata eseguita senza riscontratre alcuna complicazione su alcun paziente. Il valore dell’INR di tutti i 78 pazienti è rientrato all’interno dei range richiesti per ogni singolo quadro patologico ad una settimana dalle procedure chirurgiche. Un mese più tardi, all’intervista telefonica, nessuno riportava alcuna complicanza emorragica o trombo-embolitica. Conclusioni: Il nostro protocollo non elimina ma bensì riduce l’effetto anti-trombotico dell’OAT per un tempo ridotto, inferiore ad una settimana. Con il presente studio abbiamo dimostrato che il nostro protocollo permette di ottenere valori di INR tra 1,5 e 2 nella maggior parte dei casi. Non si è riscontrata alcuna complicanza emorragica durante e dopo l’intervento chirurgico in nessun caso.
Trattamento odontoiatrico dei pazienti in terapia con anticoagulanti orali: controllo del sanguinamento perioperatorio attraverso un regime di riduzione posologica dl farmaco / Bencivenni, D.; Bertoldi, Carlo; Nemesini, N.; Consolo, Ugo. - In: DOCTOR. OS. - ISSN 1120-7140. - STAMPA. - 19 (Suppl.1):(2008), pp. 38-40.
Trattamento odontoiatrico dei pazienti in terapia con anticoagulanti orali: controllo del sanguinamento perioperatorio attraverso un regime di riduzione posologica dl farmaco.
BERTOLDI, Carlo;CONSOLO, Ugo
2008
Abstract
Scopo del presente studio è sviluppare un protocollo semplice per la riduzione delle dosi dell’anticoagulante che conduce ad ottenere valori di INR compresi tra 1,5 e 2, considerati come sicuri in previsione di manovre chirurgiche. Tale protocollo, applicato prima di ogni intervento chirurgico odontoiatrico, valuta da un lato l’eventuale rischio più o meno significativo emorragico e dall’altro l’eventuale sviluppo di complicanze trombotiche. Materiali e Metodi: Nello studio proposto sono stati considerati 78 pazienti (46 uomini e 32 donne) sottoposti a terapia continua con Warfarin, inviati nel reparto di ematologia dalla clinica odontoiatrica di Modena. La media dell’età dei pazienti era di 62 anni con un range che andava dai 24 ai 92 anni di età. Per ogni paziente è stato applicato il seguente protocollo di diminuzione della terapia con Warfarin, puntando così ad ottenere un valore di INR tra 1,5 e 2: 4, 3, 2 giorni prma dell’estrazione: metà della dose abituale il giorno prima: dose piena 6 ore dopo l’estrazione: dose doppia Risultati: In seguito all’applicazione del protocollo 71 pazienti (93%) hanno riportato valori di INR compresi tra 1,50 e 2, solamente su 2 pazienti (3%) si sono riscontrati valori magiori di 2 ma sempre al di sotto di 2,12. i valori di INR inferiori a 1,50 sono stati misurati in 5 casi (4%) ma non hanno mai raggiunto valori inferiori a 1,40. la chirurgia è stata eseguita senza riscontratre alcuna complicazione su alcun paziente. Il valore dell’INR di tutti i 78 pazienti è rientrato all’interno dei range richiesti per ogni singolo quadro patologico ad una settimana dalle procedure chirurgiche. Un mese più tardi, all’intervista telefonica, nessuno riportava alcuna complicanza emorragica o trombo-embolitica. Conclusioni: Il nostro protocollo non elimina ma bensì riduce l’effetto anti-trombotico dell’OAT per un tempo ridotto, inferiore ad una settimana. Con il presente studio abbiamo dimostrato che il nostro protocollo permette di ottenere valori di INR tra 1,5 e 2 nella maggior parte dei casi. Non si è riscontrata alcuna complicanza emorragica durante e dopo l’intervento chirurgico in nessun caso.File | Dimensione | Formato | |
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