Lo scopo di questo lavoro è di presentare un caso clinico gestito secondo questa metodica e di illustrare la tecnica chirurgica utilizzata secondo quanto riportato in letteratura da Wilcko et al. nel 2001. Non rientra negli scopi di questo case report la descrizione della tecnica ortodontica. Materiali e Metodi: Due pazienti in buona salute sistemica ed orale sono stati selezionati per questa valutazione preliminare; essi soffrivano unicamente di un problema malocclusivo ortodontico. Un paziente, scelto a random tra i due, è stato gestito mediante un trattamento ortodontico convenzionale, mentre il secondo paziente con la tecnica di “Accelerated Orthodontics” al fine di valutare se questa tecnica permettesse un risparmio in termini di tempi di trattamento. Applicato l’apparecchio ortodontico (brakets cementati ed un espansore rapido del palato) su entrambe le arcate dei due pazienti è stata eseguita la fase chirurgica, in un solo tempo, sul secondo paziente. Successivamente alla corticotomia si applica l’innesto di materiale osteoconduttivo sul solo versante vestibolare delle due arcate. La terapia ortodontia è iniziata a 7 giorni dalla chirurgia. Risultati: Entrambi i pazienti sono stati gestiti con successo e la malocclusoione con relativo cross-bite bilaterale sono stati risolti. Il primo paziente, gestito con una terapia ortodontica fissa convenzionale è stato finalizzato in circa 19 mesi. Il secondo paziente invece è stato finalizzato in circa 5 mesi. Nel paziente sottoposto a chirurgia pre-trattamento ortodontico non si sono riscontrate sequele degne di rilievo e ad ogni controllo post-operatorio e i tessuti mucosi risultavano normotrofici e la vitalità dei denti interessati dalla procedura chirurgica è stata mantenuta. Conclusioni: La tecnica di “accelerated osteogenic orthodontics”, sembra essere una metodica affidabile nella gestione di casi ortodontici dell’adulto, con un tempo di trattamento sensibilmente inferiore rispetto alle metodiche convenzionali. Anche questo caso dimostra come la corticotomia selettiva faciliti lo spostamento ortodontico e come l’innesto di materiale osteoconduttivo riassorbibile eviti l’insorgenza di complicanze quali deiscenze/fenestrazioni, recessione dei tessuti molli e riassorbimento radicolare.
Tecnica ortodontica rapida secondo Wilcko: presentazione di un caso clinico e comparazione con la tecnica ortodontia convenzionale / Bencivenni, D.; Bertoldi, Carlo; Lucchi, A.; Consolo, Ugo. - In: DOCTOR. OS. - ISSN 1120-7140. - STAMPA. - 18(1):(2007), pp. 107-109.
Tecnica ortodontica rapida secondo Wilcko: presentazione di un caso clinico e comparazione con la tecnica ortodontia convenzionale.
BERTOLDI, Carlo;CONSOLO, Ugo
2007
Abstract
Lo scopo di questo lavoro è di presentare un caso clinico gestito secondo questa metodica e di illustrare la tecnica chirurgica utilizzata secondo quanto riportato in letteratura da Wilcko et al. nel 2001. Non rientra negli scopi di questo case report la descrizione della tecnica ortodontica. Materiali e Metodi: Due pazienti in buona salute sistemica ed orale sono stati selezionati per questa valutazione preliminare; essi soffrivano unicamente di un problema malocclusivo ortodontico. Un paziente, scelto a random tra i due, è stato gestito mediante un trattamento ortodontico convenzionale, mentre il secondo paziente con la tecnica di “Accelerated Orthodontics” al fine di valutare se questa tecnica permettesse un risparmio in termini di tempi di trattamento. Applicato l’apparecchio ortodontico (brakets cementati ed un espansore rapido del palato) su entrambe le arcate dei due pazienti è stata eseguita la fase chirurgica, in un solo tempo, sul secondo paziente. Successivamente alla corticotomia si applica l’innesto di materiale osteoconduttivo sul solo versante vestibolare delle due arcate. La terapia ortodontia è iniziata a 7 giorni dalla chirurgia. Risultati: Entrambi i pazienti sono stati gestiti con successo e la malocclusoione con relativo cross-bite bilaterale sono stati risolti. Il primo paziente, gestito con una terapia ortodontica fissa convenzionale è stato finalizzato in circa 19 mesi. Il secondo paziente invece è stato finalizzato in circa 5 mesi. Nel paziente sottoposto a chirurgia pre-trattamento ortodontico non si sono riscontrate sequele degne di rilievo e ad ogni controllo post-operatorio e i tessuti mucosi risultavano normotrofici e la vitalità dei denti interessati dalla procedura chirurgica è stata mantenuta. Conclusioni: La tecnica di “accelerated osteogenic orthodontics”, sembra essere una metodica affidabile nella gestione di casi ortodontici dell’adulto, con un tempo di trattamento sensibilmente inferiore rispetto alle metodiche convenzionali. Anche questo caso dimostra come la corticotomia selettiva faciliti lo spostamento ortodontico e come l’innesto di materiale osteoconduttivo riassorbibile eviti l’insorgenza di complicanze quali deiscenze/fenestrazioni, recessione dei tessuti molli e riassorbimento radicolare.File | Dimensione | Formato | |
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