La diffusione di costituenti metallici corpuscolari o ionici da mezzi protesici o meno innestati in ambito biologico è accertato che possa condurre ad importanti effetti collaterali che si sviluppano in fenomeni flogistici, allergici o in altre patologie sistemiche anche croniche (es.: intossicazioni, patologie da accumulo, forme parkinsoniane, demenze pre-senili). Scopo della presente ricerca è di rilevare la diffusione di costituenti metallici da viti e placche impiegate per fissazione interna rigida rapportandola ad un indice di flogosi locale. La ricerca è stata condotta su 18 pazienti mediante monitorizzazioni cliniche, radiologiche, istologiche e di scansione elettronica con sonda per microanalisi. In questo studio è sempre stato documentato un certo grado di “aggressione” dei dispositivi metallici da parte dell’organismo. Nei soggetti con gradi più elevati di flogosi, si evidenziava una maggior dispersione tissutale di costituenti. In gran parte questi ultimi casi erano in rapporto a placche in vitallium piuttosto che di titanio. Anche quest’ultimo elemento, tuttavia, si dimostra in grado di diffondere nei tessuti. Non ostante al riguardo del titanio non siano, per ora, documentabili effetti flogistici o tossici sovrapponibili ad altri costituenti metallici (es.: nickel o alluminio), occorre dire che molti studi circostanziali non sono stati ancora condotti sull’argomento. Saranno, perciò, opportune altre ricerche inerenti sia gli schemi di dispersione tissutale dei microcostituenti che la loro eventuale pericolosità.
Dispersione nei tessuti limitrofi di elementi metallici provenienti da sistemi di fissazione rigida / Consolo, Ugo; Bellini, Pierantonio; Bertoldi, Carlo; Zaffe, Davide. - STAMPA. - II:(2001), pp. 437-441. (Intervento presentato al convegno XII Congresso Italiano di Chirurgia Maxillo-Facciale tenutosi a Napoli nel 6-8 Giugno 2001).
Dispersione nei tessuti limitrofi di elementi metallici provenienti da sistemi di fissazione rigida.
CONSOLO, Ugo;BELLINI, Pierantonio;BERTOLDI, Carlo;ZAFFE, Davide
2001
Abstract
La diffusione di costituenti metallici corpuscolari o ionici da mezzi protesici o meno innestati in ambito biologico è accertato che possa condurre ad importanti effetti collaterali che si sviluppano in fenomeni flogistici, allergici o in altre patologie sistemiche anche croniche (es.: intossicazioni, patologie da accumulo, forme parkinsoniane, demenze pre-senili). Scopo della presente ricerca è di rilevare la diffusione di costituenti metallici da viti e placche impiegate per fissazione interna rigida rapportandola ad un indice di flogosi locale. La ricerca è stata condotta su 18 pazienti mediante monitorizzazioni cliniche, radiologiche, istologiche e di scansione elettronica con sonda per microanalisi. In questo studio è sempre stato documentato un certo grado di “aggressione” dei dispositivi metallici da parte dell’organismo. Nei soggetti con gradi più elevati di flogosi, si evidenziava una maggior dispersione tissutale di costituenti. In gran parte questi ultimi casi erano in rapporto a placche in vitallium piuttosto che di titanio. Anche quest’ultimo elemento, tuttavia, si dimostra in grado di diffondere nei tessuti. Non ostante al riguardo del titanio non siano, per ora, documentabili effetti flogistici o tossici sovrapponibili ad altri costituenti metallici (es.: nickel o alluminio), occorre dire che molti studi circostanziali non sono stati ancora condotti sull’argomento. Saranno, perciò, opportune altre ricerche inerenti sia gli schemi di dispersione tissutale dei microcostituenti che la loro eventuale pericolosità.File | Dimensione | Formato | |
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