Scopo della presente indagine è stato quello di effettuare uno studio di biomonitoraggio volto alla valutazione della qualità dell’aria in un territorio interessato dalla presenza di diversi stabilimenti ceramici, nel comune di Casalgrande (RE); due stazioni, inoltre, sono state collocate nei pressi di un’attività di produzione di laterizi a Correggio (RE). Talli di Pseudevernia furfuracea sono stati prelevati a circa 1200 m s.l.m. a Pratizzano (RE) e appesi ad un’altezza di circa 3 m dal suolo. I licheni sono stati esposti per circa 40 giorni, da dicembre 2010 a febbraio 2011. Dopo digestione acida i talli sono stati analizzati con ICP-MS per la determinazione quali-quantitativa di elementi in traccia e ultra-traccia; frammenti di talli sono stati inoltre sottoposti ad analisi micromorfologica e a microanalisi composizionale a raggi x del particolato adeso. Il primo dato emerso è che i licheni esposti in aree inquinate e in un periodo dell’anno critico per l’inquinamento dell’aria hanno mostrato una pressoché generale diminuzione delle concentrazioni di elementi rispetto al pre-esposto. La lettura dei dati meteorologici relativi alla distribuzione delle precipitazioni ha consentito di ricondurre questo risultato al dilavamento subito dai talli durante l’esposizione. I risultati inoltre portano a intraprendere nuove indagini sulla presenza di inquinanti anche in zone cosiddette remote, a torto ritenute “non inquinate”. Gli elementi rilevati con la microanalisi sono evidentemente correlabili alla massiccia presenza di industrie ceramiche dell’area monitorata: gli elementi più frequentemente rilevati sono Si, Al, Fe, Mg, Pb, Cr, V, Ni e molti altri elementi anche rari, utilizzati nella realizzazione di smalti colorati. Talli particolarmente ricchi di particolato sono risultati quelli esposti in un incrocio viario ad intenso traffico veicolare e in una stazione collocata in collina, nei quali era rilevabile anche la presenza di elementi radioattivi in tracce.
Valutazione di elementi in traccia aerodispersi tramite esposizione di Pseudevernia furfuracea (L.) Zopf nel Comune di Casalagrande (RE) / F., Barba; D., Galli; Sgarbi, Elisabetta. - In: NOTIZIARIO DELLA SOCIETÀ LICHENOLOGICA ITALIANA. - ISSN 1121-9165. - STAMPA. - 25:(2012), pp. 33-33. (Intervento presentato al convegno XXV Convegno della Società Lichenologica Italiana tenutosi a Roma nel 2-5 ottobre 2012).
Valutazione di elementi in traccia aerodispersi tramite esposizione di Pseudevernia furfuracea (L.) Zopf nel Comune di Casalagrande (RE)
SGARBI, Elisabetta
2012
Abstract
Scopo della presente indagine è stato quello di effettuare uno studio di biomonitoraggio volto alla valutazione della qualità dell’aria in un territorio interessato dalla presenza di diversi stabilimenti ceramici, nel comune di Casalgrande (RE); due stazioni, inoltre, sono state collocate nei pressi di un’attività di produzione di laterizi a Correggio (RE). Talli di Pseudevernia furfuracea sono stati prelevati a circa 1200 m s.l.m. a Pratizzano (RE) e appesi ad un’altezza di circa 3 m dal suolo. I licheni sono stati esposti per circa 40 giorni, da dicembre 2010 a febbraio 2011. Dopo digestione acida i talli sono stati analizzati con ICP-MS per la determinazione quali-quantitativa di elementi in traccia e ultra-traccia; frammenti di talli sono stati inoltre sottoposti ad analisi micromorfologica e a microanalisi composizionale a raggi x del particolato adeso. Il primo dato emerso è che i licheni esposti in aree inquinate e in un periodo dell’anno critico per l’inquinamento dell’aria hanno mostrato una pressoché generale diminuzione delle concentrazioni di elementi rispetto al pre-esposto. La lettura dei dati meteorologici relativi alla distribuzione delle precipitazioni ha consentito di ricondurre questo risultato al dilavamento subito dai talli durante l’esposizione. I risultati inoltre portano a intraprendere nuove indagini sulla presenza di inquinanti anche in zone cosiddette remote, a torto ritenute “non inquinate”. Gli elementi rilevati con la microanalisi sono evidentemente correlabili alla massiccia presenza di industrie ceramiche dell’area monitorata: gli elementi più frequentemente rilevati sono Si, Al, Fe, Mg, Pb, Cr, V, Ni e molti altri elementi anche rari, utilizzati nella realizzazione di smalti colorati. Talli particolarmente ricchi di particolato sono risultati quelli esposti in un incrocio viario ad intenso traffico veicolare e in una stazione collocata in collina, nei quali era rilevabile anche la presenza di elementi radioattivi in tracce.File | Dimensione | Formato | |
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